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Coronavirus, Palermo: reparti antisommossa per impedire assalti ai supermercati

Pubblicato: 28/03/2020 10:22

È già successo una volta e non deve ricapitare. Questo il pensiero dietro la scelta di presidiare con i reparti antisommossa i supermercati di Palermo. Già un Lidl, in questi giorni, è stato preso d’assalto da alcune persone, che poi hanno cercato di fuggire con i carrelli pieni di cibo e prodotti per la casa senza pagare. Allo scopo di impedire episodi analoghi, ora polizia, GdF e carabinieri sorvegliano entrate e uscite.

Assalti ai supermercati

Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza: un’operazione congiunta che al momento sta interessando gli ipermercati palermitani “Conca D’Oro”, “La Torre” e “Forum”. I gestori dei centri commerciali hanno spiegato, riporta Repubblica, che: Si tratta di una misura preventiva, di un deterrente“. Anche perché, visto il precedente, si temono nuove incursioni, furti, assalti. Dalle indagini delle forze dell’ordine è infatti emerso che la quindicina di persone che il 26 marzo hanno preso d’assalto il Lidl di viale Regione Siciliana, sono membri di un gruppo Facebook. Questo, in meno di una settimana ha già raccolto migliaia di iscritti. Le forze dell’ordine temono dunque che i membri del gruppo stiano organizzando altri assalti ai centri commerciali.

Il sindaco di Palermo: “Sciacalli”

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Leoluca Orlando. Il primo cittadino ha sottolineato che: “Accanto a tanti, tantissimi che stanno vivendo questo momento di crisi gravissima certamente con angoscia per il futuro ma anche con dignità, vi sono alcuni gruppi organizzati, gruppi di sciacalli e professionisti del disagio, che promuovono azioni violente e che nei social network trovano una facile vetrina. Mentre centinaia di cittadini e famiglie si stanno registrando per ricevere gli interventi di aiuto alimentare del Comune e delle associazioni, ci sono persone e gruppi che già dalle immagini e dagli espliciti riferimenti e soprannomi contenuti nelle proprie pagine mostrano e rivendicano la propria appartenenza al sottobosco mafioso. Ancora una volta non ci sarà alcuno spazio ma la più ferma repressione per questi sciacalli di professione che sanno solo aggiungere tensione e paura ad una situazione che non ne ha certamente bisogno“.

Il ministro per il Sud Provenzano: “In gioco la democrazia”

Anche Peppe Provenzano, ministro per il Sud, ha detto la sua in merito: “Ho paura che le preoccupazioni che stanno attraversando larghe fasce della popolazione per la salute, il reddito, il futuro con il perdurare della crisi si trasformino in rabbia e odio. Ci sono aree sociali e territoriali fragili ed esposte a qualsiasi avventura. Il bilancio pubblico si deve prendere cura dell’intero tessuto sociale. E lo deve fare adesso”. Durante l’intervista con Repubblica, il ministro ha inoltre aggiunto: “Con il Cura Italia abbiamo fatto molto, in pochi giorni la manovra di un anno. Ma ora dobbiamo mettere i soldi nelle tasche degli italiani a cui fin qui non siamo arrivati. Questa è la priorità del decreto di aprile. Bisogna tenere in vita la società. Liquidità anche per le famiglie, per chi ha perso il lavoro e non ha tutele. In gioco c’è l’ossatura della democrazia“.