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“Alberto Sordi Segreto”, Igor Righetti svela i retroscena di una vita privata blindata

Pubblicato: 08/04/2020 15:53

Con l’avvicinarsi del centenario della nascita di Alberto Sordi, nato il 15 giugno 1920, il cugino (che lo chiama zio), il giornalista Igor Righetti sta per pubblicare la biografia dell’attore.

Il volume dal titolo Alberto Sordi Segreto, Amori Nascosti, Manie, Rimpianti, Maldicenze è per lo più un ritratto corale dell’artista visto attraverso l’occhio di chi lo ha conosciuto.

Le memorie di Alberto Sordi

Una raccolta di aneddoti, ricordi, ma soprattutto segreti sviscerati a distanza di anni dalla morte di Sordi, notoriamente geloso della sua vita privata. Dopotutto fu lui stesso a raccomandare “I vostri ricordi che mi riguardano raccontateli soltanto quando sarò in “orizzontale”“.

E soprattutto Igor rivela il grande desiderio di Alberto, quello che non è mai stato realizzato: trasformare la sua villa in un orfanotrofio. “Diceva che nella sua casa non c’era mai stato il  sorriso di un bambino spiega Righetti all’Agi, presentando il libro.Dopo aver costituito la Fondazione per gli anziani e quella per i giovani artisti con poche possibilità economiche, l’apertura dell’orfanotrofio sarebbe stato il compimento della sua  grande generosità umana“.

Il progetto di Igor Righetti

Igor Righetti, nipote del fratello di Maria Righetti, madre di Sordi, è il cugino dell’Albertone Nazionale, ma si è sempre considerato suo nipote, data la grande differenza di età. Righetti è un giornalista e conduttore radiofonico, da 12 anni padrone di casa al programma Il ComuniCattivo su Rai Radio 1.

Per 3 anni Igor ha cullato il progetto della biografia della zio Alberto, il tempo necessario per mettere insieme testimonianze, ricostruzioni e memorie. L’uscita del libro, edito da Rubbettino, era prevista per questo 9 aprile. Purtroppo, causa emergenza Covid-19, come molti appuntamenti anche questo sarà rimandata. Nel frattempo, però Igor Righetti ha pubblicato il lavoro on line, in formato eBook.

I segreti di Alberto Sordi

Nella biografia Igor Righetti ha voluto raccontare l’Alberto Sordi segreto, quello che si nascondeva dietro la gelosia della sua privacy. Ma il libro indaga anche tante voci che sono girate attorno alla sua figura, come i dissapori con alcuni colleghi prestigiosi, quali Nino Mafredi o Carlo Verdone, o i grandi amori come quello Patrizia De Blanc.

Righetti racconta delle passioni di Sordi, come quelle per la Nutella, o quella per il Campari Soda, che Pippo Baudo (è lui stesso a raccontarlo) gli nascondeva quando arrivava in Rai. E ancora, il rifiuto per la politica (ne rifiuto sia ruoli nella finzione che nella realtà, come la candidatura a sindaco). Ma anche scaramanzie o fobie (non mangiava mai funghi, temeva fossero tutti velenosi). E poi i grandi rimpianti, come quello Oscar che non ha mai ricevuto.

Il desiderio mai realizzato di Alberto Sordi

Cosa forse più importante di tutte ricorda l’ultimo grande desiderio dello zio, che non è mai stato esaudito: Sordi sognava che la sua villa dopo la sua morte fosse trasformata in un orfanotrofio. Nel raccontare il suo Sordi, anche la De Blanc ha ricordato questo sogno. “Sordi, gelosissimo del suo privato, avrebbe preferito che la sua casa andasse a “un istituto  religioso per bambini privi di famiglia“.

Purtroppo quel desiderio non è mai stato realizzato e la sua villa è stata trasformata in un museo, gestito dalla Fondazione museo Alberto Sordi. Ed è proprio alla Fondazione che si rivolge Igor in questo momento così critico per il nostro Paese. Righetti ha infatti esortato il museo ad una donazione per aiutare lo Spallanzani o altre strutture ospedaliere a far fronte all’emergenza Coronavirus. “Alberto lo avrebbe fatto subito” ha detto il nipote.

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2020 17:50