Per un Italia che si stringe in innumerevoli messaggi di vicinanza e affetto a medici e infermieri in prima linea contro l’emergenza Coronavirus, ce n’è un’altra che invece riesce a mostrare il suo lato peggiore. Un esempio arriva da Lucca, dove un’infermiera del reparto Covid si è vista recapitare un brutto messaggio dai vicini di casa.
Il biglietto sarcastico recapitato all’infermiera
La storia di Damiana, infermiera del reparto Malattie Infettive del San Luca di Lucca da 4 anni, ma con 30 anni di esperienza alle spalle. Damiana è anche moglie e madre di 3 figli e qualche mattina fa, ha raccontato lei stessa in un’ospitata a Pomeriggio Cinque, stava rientrando a casa dopo un turno di notte quando ha trovato uno spiacevolissimo messaggio.
“Mia madre ha trovato nella cassetta delle lettere questo biglietto: ‘Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte‘“. Il messaggio poi proseguiva con il probabile motivo di preoccupazione che ha spinto a scrivere all’infermiera: “Ricordati che ci sono bambini e anziani“.

La reazione dell’infermiera
Ricordare ad un’infermiera che da più di un mese ha a che fare con la pandemia e può aver visto contagi e morti tutti i giorni, sembra pleonastico. L’infermiera Damiana riferisce che a leggere per primo la lettera è stato il fratello, il quale ha pensato fosse riferito a lui. Per lei però nessun dubbio: “È per me“.
“Abbiamo chiamato i Carabinieri, hanno fatto un verbale“, racconta l’infermiera Damiana, che non punta il dito su nessuno, ma ammette che è probabile che conosca personalmente il delatore, vivendo tutti insieme in una corte. Quindi rivela come il messaggio l’abbia fatta sentire: “Sono rimasta molto male per questo messaggio. Mi sono sentita amareggiata“. Tuttavia, “Non provo rancore, se hanno bisogno di un’infermiera sanno dove trovarla. Ho visto la sofferenza nei miei pazienti, tutto questo mi scivola addosso“
Solidarietà dall’ASL Toscana
Oltre all’indignazione popolare per un messaggio forse comprensibile nelle preoccupazioni, ma non nei modi sarcastici nei confronti di un operatore sanitario, va registrata la reazione dell’Asl Toscana Nord Ovest. Sulla pagina Facebook, si legge: “La Direzione Aziendale e il Dipartimento infermieristico sono vicini all’infermiera Damiana, che si è vista trattata come un’untrice“.
“Tali comportamenti – dice l’ASL – non solo sono discriminatori ma dimostrano come il cammino verso la civiltà sia ancora lungo“.
