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Tenta di seppellire vivo un ragazzino, torna in libertà e molesta un 16enne

Pubblicato: 23/04/2020 23:01

Un uomo residente nel Lanarkshire, in Scozia, è in attesa di sentenza per aver molestato un ragazzo di 16 anni nella toilette di un supermercato. Gavin Murray, 55 anni, avrebbe confessato negli scorsi giorni il gesto, risalente al 28 dicembre del 2019. L’uomo era già stato condannato in precedenza ad otto anni di carcere per aver rapito un altro ragazzo di 13 anni, tentando di seppellirlo vivo.

Un grave precedente nel 1985

Secondo quanto riporta il tabloid scozzese Daily Record, Gavin Murray era stato ritenuto responsabile del precedente reato nel 1985. In quel caso i giudici avevano avuto modo di accertare il grave episodio di molestie avvenuto ai danni di un ragazzino. L’uomo lo trascinò nei boschi vicino alla cittadina scozzese di Lesmahagow.

Dopo averlo molestato, Murray lo avrebbe costretto a coricarsi all’interno di una fossa scavata per l’occasione, nella quale avrebbe pianificato di seppellirlo. Come se tutto ciò non bastasse, poco prima di riuscire a fuggire la vittima sarebbe stata colpita ripetutamente con un martello. Nel valutare i fatti di fine 2019, i giudici dovranno ora tenere in considerazione questo grave precedente; per il fatto, Gavin Murray ha scontato otto anni di pena.

Le molestie nel supermercato

Negli scorsi giorni l’uomo avrebbe confessato apertamente di aver molestato il 16enne nei bagni del supermercato e di aver colpito un suo amico di due anni più grande. Secondo quanto sostenuto dall’accusa, le urla del ragazzo avrebbero allarmato l’amico, accorso in sua difesa. Da qui sarebbe nata una colluttazione, che avrebbe quindi permesso alla vittima di uscire dal bagno e andare ad avvisare gli addetti alla sicurezza del supermercato.

Sembra che il ragazzo più grande abbia poi colpito l’imputato, facendolo cadere a terra – ha dichiarato Neil Thomson, l’avvocato dell’accusa, al Daily RecordEra ancora sul pavimento quando è arrivata la polizia ed è stato portato in ospedale per curare un piccolo taglio alla testa”. I giudici hanno rimandato la sentenza al prossimo mese, in attesa di un rapporto che approfondisca in maniera dettagliata non solo la storia giudiziaria del soggetto, ma anche il suo profilo psicologico.

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