Vai al contenuto

Gaia e Camilla investite, la perizia: Pietro Genovese era al telefono alla guida

Pubblicato: 24/04/2020 13:05

Pietro Genovese era al telefono al momento dell’investimento con Camilla Von Freymann e Gaia Romagnoli. Si complica dunque la posizione del ventenne, accusato di duplice omicidio con aggravanti.

Mandava foto e messaggi via whatsapp

Una perizia tecnica effettuata dalla polizia postale confermerebbe che a mezzanotte e 27 minuti del 21 dicembre 2019, esattamente al momento dell’impatto, il giovane alla guida stava spedendo alcuni messaggi e foto via whatsapp ai suoi amici.

In quel momento il veicolo viaggiava a una velocità superiore ai limiti e Genovese era sotto l’effetto di alcol: al momento dell’impatto i corpi delle due ragazze sono stati travolti in pieno. Gaia e Camilla stavano attraversando di corsa in un punto in cui non c’erano le strisce e mentre Genovese aveva il verde.

Le aggravanti all’accusa di omicidio

Le accuse di omicidio a carico di Genovese erano già aggravate dall’eccesso di velocità alla guida e da un tasso alcolemico rilevato di 3 volte superiore a quello consentito. Ora, a queste aggravanti ,si aggiunge anche il mancato rispetto del divieto di usare il cellulare alla guida (art. 173 del codice della strada).

Sono altre le contestazioni che i periti fanno al giovane: ad esempio quella di essersi fermato solamente dopo aver percorso, oltre il punto dell’impatto, altri 180 metri.

A minore velocità non ci sarebbe stato l’impatto

Inoltre, secondo le perizie, se l’auto fosse arrivata più piano le ragazze sarebbero riuscite a concludere l’attraversamento indenni, senza conseguenze. Sul fatto che le due ragazze non fossero sulle strisce, è arrivata la dichiarazione a Fanpage di Giulia Bongiorno, avvocato della famiglia Von Freymann: “Se ciò che emerge da queste notizie corrisponde a quanto scritto nella perizia, posso dire che noi abbiamo una serie di elementi che ci permettono di dimostrare la correttezza della condotta tenuta dalle due giovani.