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Coronavirus, possibile il bagno al mare in condizioni di sicurezza

Pubblicato: 27/04/2020 22:46

Uno degli interrogativi che accompagneranno la fase 2 dell’emergenza Covid-19 è legato al tempo di permanenza del virus sulle superfici e negli ambienti esterni. Nonostante ci si trovi davanti ad un fenomeno nuovo, gli esperti sono piuttosto concordi nel dire che nell’acqua i rischi saranno molto limitati e che sarà pertanto possibile fare il bagno al mare in tranquillità.

Il parere dell’Istituto Superiore di Sanità

Secondo un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, non ci sono prove che il coronavirus possa essere trasmesso attraverso l’acqua: “La persistenza dei coronavirus (CoV) in ambienti idrici è stata valutata sperimentalmente in un numero ridotto di studi – si legge – e non esistono al momento attuale evidenze sulla persistenza del SARS-CoV-2 nelle acque”. Anche sulla base dei dati disponibili per altri virus si ritiene che le acque destinate al consumo umano siano sicure rispetto ai rischi di trasmissione di Covid-19. Ma per quanto riguarda il mare, esistono criticità?

Il coronavirus nelle acque reflue

Nei giorni scorsi è giunta notizia del rilevamento dell’RNA del virus nelle acque reflue, prima a Parigi e poi a Roma e Milano. Come ha spiegato l’Iss, questo non deve destare allarme, perché si tratta materiale virale non necessariamente infettivo. Potrebbe rappresentare un eventuale problema nelle aree marine in prossimità degli scarichi, ma solo qualora i sistemi di smaltimento e depurazione non fossero efficaci: “Il virus è infatti presente a livello critico solo nelle aree marine adiacenti allo sversamento e nelle acque reflue di scarichi organici a causa della trasmissione fecale, proprio come succede per altri virus e batteri”, ha spiegato Alfredo Rossi, medico e direttore sanitario della Società Nazionale di Salvamento, al Corriere della Sera.

Al mare in sicurezza

L’Iss sottolinea come le attuali ipotesi portino comunque a pensare che il coronavirus presente nelle acque si disattivi in tempi significativamente più rapidi rispetto ad altri virus già conosciuti, come quelli enterici. Tutto ciò rende ragionevolmente sicuro fare il bagno in mare, soprattutto in zone controllate ed adibite a questo scopo. Il principale veicolo di trasmissione, infatti, rimane quello dei droplets, le piccole goccioline emesse da un soggetto infetto con tosse o starnuti, ma anche semplicemente con il respiro.

È per questo che saranno ancora più importanti altri tipi di accorgimenti, come il distanziamento sociale, anche in spiaggia.