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Furbetti del cartellino, nuovo metodo per sfuggire ai controlli: 57 indagati

Pubblicato: 28/04/2020 15:25

In Calabria si registrano ancora casi di furbetti del cartellino. Questa volta i furbetti sono stati smascherati dalla Guardia di Finanza attraverso l’ operazione rinominata “Cartellino rosso”.

L’inchiesta, riporta l’Ansa, ha riguardato l’Asp e l’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro ed è stata diretta dal pm Assumma e coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del procuratore Nicola Gratteri.

Furbetti del cartellino, come sfuggivano ai controlli

La procedura per sfuggire ai controlli era ben studiata nel dettaglio. Uno di loro entrava nel luogo del lavoro con un ombrello per nascondersi dalle telecamere di sicurezza, e timbrava i cartellini di tutti i colleghi. 

La stessa Guardia di Finanza riporta così la procedura “Il dipendente è arrivato a coprirsi aprendo l’ombrello all’interno della struttura, per evitare di essere ripreso da eventuali sistemi di videosorveglianza”. 

Operazione “Cartellino Rosso”

L’ Ansa riporta che le operazioni di controllo degli indagati, attraverso controllo di documenti e pedinamenti, hanno rilevato 2100 episodi di assenteismo ingiustificato. 

I motivi per non recarsi sul posto di lavoro erano dei più diversi e alquanto scorretti. Oltre a motivi personali, o di spesa, infatti, molti si assentavano dal lavoro per recarsi nella sale videopoker.

Assenteisti: indagati 57 dipendenti 

L’indagine coinvolge 57 dipendenti con l’accusa di truffa ai danni di un ente pubblico e fraudolenta attestazione della presenza in servizio.

La procura di Catanzaro inoltre rende noto che: “ha disposto nei confronti di 15 persone la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di pubblico servizio, con durata variabile da 3 mesi a 1 anno”. 

Oltre alle 15 persone interessata dalla misura,  la procura di Catanzaro ha disposto: “nei confronti di altre 18 persone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, delle somme di denaro corrispondenti agli stipendi illecitamente guadagnati” – continua– “per un importo totale di circa 20.000 euro“.