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Filippo Magnini, l’incubo del processo: “Giorgia si accorgeva che piangevo”

Pubblicato: 14/05/2020 11:37

Gli ultimi anni sono stati molto felici ma anche estremamente duri per Filippo Magnini, ex campione olimpionico di nuoto.

Se da una parte la vita amorosa andava a gonfie vele grazie alla fidanzata Giorgia Palmas, dall’altra le accuse di doping, fortunatamente conclusesi con un’assoluzione, hanno messo a dura prova la sua quotidianità, che oggi può raccontare come un incubo fortunatamente concluso.

L’incubo del processo

Vivere quell’esperienza è stato difficile per Filippo Magnini, ma lo sportivo è il primo a riconoscere che è stato difficile anche per chi gli stava accanto, come ha spiegato a Oggi: “Io ho le spalle larghe, ma chi ti vuole bene cosa può fare? Cosa potevano fare mia madre che si affliggeva o mio padre che si sentiva impotente, Giorgia che si accorgeva che mi rigiravo nel letto o che piangevo?”.

Giorgia Palmas è stata fondamentale

La fidanzata in particolare è stata fondamentale nell’assisterlo nel difficile periodo del processo, non solo dal punto di vista emotivo: “Lei mi ha sostenuto, è stata l’unica, oltre ai miei avvocati, a leggere e seguire tutto. La reputo una delle persone più intelligenti che io conosca, e posso dire che mi ha sempre dato solo consigli corretti. Tutto quel che mi ha detto si è rivelato utile e giusto sotto il profilo del processo; e poi la sua vicinanza, l’amore, la fiducia non sono mai venuti a mancare e mi hanno dato forza”.

Ora che la brutta vicenda è alle spalle, c’è chi si chiede se Re Magno tornerà in piscina. Lui, dal canto suo, a Radio 24 dice che rituffarsi in vasca sarebbe un’impresa titanica, ma forse non impossibile: “È solo un pensiero, però aver vinto questa battaglia con la giustizia sportiva mi ha dato tanta carica”. Il fatto che le Olimpiadi siano state spostate di un anno potrebbe essere un segno del destino: che Filo possa tornare a splendere in acqua?