Un giudice della Corte suprema del New Jersey è stato rimosso dopo aver fatto delle considerazioni duramente criticate ad una donna, durante un processo a carico del suo compagno per aggressione.
Il giudice, a quanto pare, sarebbe arrivato a chiedere alla donna se avesse considerato di “chiudere le gambe” per evitare uno stupro.
Illazioni nei confronti della presunta vittima
John F. Russo Jr è un giudice della corte suprema: il caso che oggi è sotto gli occhi di tutti in America è quello di una donna che aveva richiesto un ordine restrittivo nei confronti del compagno, accusato di aggressione e violenza sessuale.
A quanto pare, durante un’udienza, l’uomo avrebbe chiesto alla donna, nel momento in cui lei ha descritto l’aggressione dell’uomo, se avesse “provato a bloccare le sue parti del corpo” o se avesse “chiuso le gambe”.
Aveva precedenti di cattiva condotta
A quanto pare non si trattava del primo comportamento scorretto da parte del giudice: in passato ci sarebbero stati altri reclami ed episodi di cattiva condotta, nonché episodi di richieste di favori personali alle persone che collaborano con la corte.
Del caso Russo si è occupato il giudice capo della Corte Suprema Stuart Rabner, che ha giudicato Russo non idoneo a ricoprire la carica, dopo aver valutato le dichiarazioni del giudice “inappropriate” e “di cattivo giusto”.
Rabner ha sottolineato come tutto ciò si sia rivelato un danno per la donna protagonista della vicenda, ferita sotto diversi aspetti: “Le domande hanno fatto vergognare la donna, suggerendo in modo intollerabile che la colpa fosse sua. Soprattutto quando si tratta casi di violenze domestiche e aggressioni sessuali, il tono deve essere solenne e rispettoso, non umiliante”.