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Incendio Grenfell Tower Londra, 3 anni dopo la tragedia: “Marco e Gloria dimenticati dallo Stato”

Pubblicato: 14/06/2020 18:02

3 lunghissimi anni: è il tempo trascorso da quella notte tragica in cui Gloria Trevisan e Marco Gottardi persero la vita a Londra. L’incendio scattò nella notte, avvolse la Grenfell Tower e uccise 72 persone, fra le quali i due giovani ingegneri italiani. A 3 anni di distanza dalla tragedia, i genitori puntano il dito contro multinazionali e istituzioni: “Li hanno dimenticati, ma noi no”. Il processo non è ancora concluso e nonostante silenzi istituzionali e risarcimenti insufficienti, il ricordo dei due ingegneri innamorati è ancora vivo. Lo scorso novembre una tragedia simile a Milano.

Impossibile dimenticare

Se c’è una cosa che ancora mi stupisce in negativo è il silenzio delle autorità. Semplicemente, non ne hanno più parlato. Loro forse hanno dimenticato, per noi è impossibile farlo”, denuncia Giannino Gottardi in una lettera inviata al quotidiano La Stampa. In occasione del terzo anniversario dalla morte dei due ragazzi, le famiglie mostrano sia il dolore del ricordo che la rabbia per la mancata giustizia. In questi giorni di sofferenza è infatti arrivata un’altra batosta per le famiglie dei due ragazzi defunti. Stando alle prime stime, il risarcimento destinato ai genitori di Marco e Gloria andrebbe: “dalle 10 alle 60 mila sterline, poco meno di 68 mila euro“, ha dichiarato a Repubblica Maria Cristina Sandrin, avvocato dei Trevisan. “È questo il valore dei nostri ragazzi perduti?”, si chiedono le famiglie Gottardi e Trevisan, che assicurano: “Non accetteremo mai”.

Maxi processo per il rogo della Grenfell Tower

La notte tra il 13 e il 14 giugno 2017, un frigorifero Whirpool prese fuoco al 4° piano della torre. Marco e Gloria, seguendo gli ordini dei pompieri, restarono all’interno del loro alloggio, una ventina di piani più in alto. Telefonarono ai genitori, che seguivano con apprensione in tv il rogo della Grenfell Tower. Le fiamme continuarono a salire, finché i due ragazzi capirono che non sarebbero usciti vivi da lì. Era arrivata la fine, e dissero addio a mamme e papà. Morirono in totale 72 persone. Dalla tragedia prese avvio così un maxiprocesso che coinvolge istituzioni e colossi dell’industria. Dalla Whirpool alla Arconic, azienda realizzatrice dei pannelli di rivestimento del grattacielo. Rbck, proprietaria dell’immobile, Rydon (appaltatori), Exova (ingegneri antincendio), la Celotex dei pannelli isolanti. Infine, sul banco degli imputati figurano anche vigili del fuoco ed il Dipartimento dell’immigrazione della sicurezza e della costruzione degli alloggi per le comunità.

Una Fondazione per ricordare Marco e Gloria

I genitori di Marco e gli amici dei ragazzi hanno anche creato nel 2018 la Fondazione Grenfellove, che si occupa di “incentivare e promuovere l’istruzione dei giovani, traendo ispirazione dalla storia di Marco e Gloria”. Come? Erogando borse di studio. Marco e Gloria, 27 e 26 anni, laureati entrambi col massimo dei voti all’Università di Venezia, “Felici e innamoratissimi, erano partiti con grande entusiasmo, per costruirsi il loro futuro, difficilmente realizzabile nel nostro Paese, che li aveva aiutati a formarsi, ma che non era stato in grado di sfruttare le loro potenzialità”, si legge sul sito della onlus. In poco tempo trovarono lavoro, una splendida casa e tanti amici. Ma “purtroppo, il 14 giugno 2017, l’avidità umana e il destino avverso ci portano via questi due splendidi ragazzi. Hanno affrontato la vita con la fiducia di chi si ama e con lo stesso sentimento hanno affrontato la morte, senza paura”.