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Amanda Lear, il “no” di Fellini: “Torna quando sarai brutta”

Pubblicato: 23/06/2020 22:00

Amanda Lear, iconica e trasgressiva, raggiunge la popolarità grazie al suo fascino ambiguo e misterioso che le permetterà di ricoprire diversi ruoli durante la sua carriera. Una vita tempestata di interessanti retroscena che ricorda affettuosamente durante un intervista rilasciata a “Un giorno da pecora”, programma radiofonico di Radio 1.

Amanda Lear e la passione per Salvador Dalì

Il primo grande amore di cui parla Amanda è il pittore spagnolo Salvador Dalì, incontrato per caso a Parigi durante la sua carriera da modella. È la storia di una grande passione, di un matrimonio spirituale”, come lei aveva già definito in passato, talmente importante da essere durato 16 anni come lei stessa dichiara: “Era molto passionale, molto spagnolo, ogni domenica andava alla corrida ed era un macho spagnolo tipico, un maschilista. Ma ha avuto una grandissima influenza nella mia vita, siamo stati insieme 16 anni e da lui ho imparato tantissimo, ho imparato come pubblicizzarmi, far parlare di me. Tantissime cose“.

L’incontro con Federico Fellini

È da questa storia d’amore che per Amanda arrivano nuove opportunità come, l’incontro a Roma con Federico Fellini. Fu Salvador Dalì stesso ad indirizzarla verso il regista: “Se vuoi ti mando da Fellini, ti farà lavorare. Salgo su un aereo direzione Roma. Era a Cinecittà, girava forse Satyricon. Mi guarda e dice: ‘Sei bellissima, a me serve una gigante con tre teste, una nana, non una modella alta, magra e bionda. Torna a trovarmi quando sarai brutta‘. Mi ha portato al ristorante con Giulietta Masina e mi hanno fatto abbuffare di pasta” racconta di Fellini la Lear.

Una carriera costellata da successi

Il rifiuto di Fellini non fermò l’inarrestabile corsa della carriera di Amanda Lear che si consacrò al pubblico con varie professioni, prima cantante, poi scrittrice, conduttrice televisiva ed innanzitutto famosa modella in tutto il mondo, molto richiesta da numerose case di moda. Arrivarono anche diversi incarichi cinematografici che la videro nel ruolo di attrice come nel caso di Si muore solo da vivi di Alberto Rizzi, ma anche nel ruolo di doppiatrice come nel caso della saga d’animazione Gli Incredibili.