Vai al contenuto

Caserta, figli costretti a lavorare in nero per ripagare i debiti dei genitori agli strozzini

Pubblicato: 12/07/2020 16:17

Ci sono famiglie che mandano i loro figli e le loro figlie a lavorare per saldare i debiti” denuncia attraverso Avvenire il presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone. Il fenomeno di raccapricciante usura sarebbe diffuso soprattutto nel Casertano, specifica De Simone, ma “è possibile che altri episodi del genere si stiano verificando in altre zone del Mezzogiorno”. Lo scorso novembre, anche Pupo raccontò di esser stato vittima degli strozzini.

Usura cresciuta con la crisi coronavirus

Secondo De Simone, gli strozzini starebbero costringendo genitori sommersi di debiti a dare i figli in pegno. In questo modo, lavorando in nero, “Sono i figli a pagare spesso per le loro famiglie”. Molte famiglie, già indebitate, con la crisi dovuta al coronavirus hanno visto precipitare la propria situazione.Per disperazione, avrebbero accettato le offerte senza scrupoli degli usurai. “Non ho nomi da indicare”, confessa De Simone, “ma dai racconti di molti operatori economici, schifati da quello che sta avvenendo, ho la certezza che il fenomeno dell’usura è cresciuto in maniera esponenziale in questi ultimi mesi di chiusura totale. E non si è arrestato”. Purtroppo, l’usura è una pratica molto subdola, come spiega il leader della Camera di Commercio casertana. “È un fatto che l’opinione pubblica deve conoscere, perché l’usura è una bestia travestita da amico caro, che mentre sembra aiutarti, finisce per strangolarti e ucciderti, sottomettendoti dolcemente”.

La cessione delle proprietà

Secondo quanto scoperto, ormai l’uso della violenza è passato in secondo piano, e l’usura ha privilegiato metodi meno evidenti per propagarsi. “Lo strozzino ha il viso di un amico, un benefattore, che ti aiuta quando tutti gli altri ti hanno abbandonato. Che ti dà del denaro subito, quando ti serve”. Inoltre, spesso gli usurai assumono la proprietà dei beni dei propri debitori, i quali firmano una “procura a vendere”. In pratica: “Se non rientri del tuo debito, questa procura a vendere si moltiplicherà, cioè ne saranno emesse altre. Fintantoché avrai proprietà e l’usuraio ti presta soldi”.

I figli pagano i debiti delle famiglie

Ma le proprietà finiscono, ed è lì che scatta il nuovo crudele meccanismo di estinzione dei prestiti. “Se ci sono figli o figlie in età da lavoro, maggiorenni o minorenni, lo strozzino chiede di impiegarli in un’azienda a lui vicina, ma non riconducibile alla sua persona. In questo modo si paga il debito, se tutto va bene. Non oso immaginare altro”, sentenzia De Simone. Al momento però non ci sono nomi e piste concrete, solo testimonianze. E la necessità di agire, al più presto, “per aiutare i nostri concittadini”.