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Jesolo, migranti positivi al coronavirus nella sede della Croce Rossa

Pubblicato: 17/07/2020 11:20

Nella sede della Croce Rossa di Jesolo 42 migranti di origine africana sono risultati positivi al Coronavirus. Il numero totale di contagiati della struttura è di 43 in quanto anche un operatore risulta essere positivo. Nella struttura al momento sono ospitati più di 120 richiedenti asilo.

43 positivi al Coronavirus in una sede della Cri

I dati sono stati resi noti durante una conferenza stampa dal Comune di Jesolo insieme ai vertici dell’Usl 4, riporta Ansa. Si è intanto deciso che sarà proprio la Croce Rossa che si occuperà di vigilare sugli ospiti e trasferirà i positivi in altre strutture protette usando i mezzi a propria disposizione. Intanto anche il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, si è mosso chiedendo un presidio stabile di forze dell’ordine alla Questura da posizionare all’esterno della sede. La sua richiesta è stata naturalmente accettata dalla Questura.

Le parole del sindaco

La situazione è sotto controllo e va costantemente monitorata“, ha assicurato il sindaco durante la conferenza stampa, “non tanto per i contagiati, che lasceranno questa città in giornata, ma per coloro che resteranno nella struttura, affinché non possano liberamente circolare durante il periodo di isolamento. A tal proposito ho firmato un’ordinanza che impone alla Croce Rossa l’obbligo di vigilare“. Il coordinatore regionale veneto della Croce Rossa, Francesco Bosa, ha garantito il massimo controllo eun incremento di 11 operatori inviati dalla sede nazionale.

Le parole di Zaia

Proprio nelle scorse ore, in merito al controllo delle persone in isolamento, era intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia.

Sta succedendo quello che si sperava non accadesse, ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo: cittadini stranieri rappresentano il focolaio più grande registrato in Veneto dalla fine del lockdown, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere“, scrive su Facebook Luca Zaia, “In questa situazione già preoccupante, si verificano poi vere e proprie gravissime illegalità, con positivi asintomatici che si rendono irreperibili ai controlli. Vanno assolutamente fermati“, ha chiarito.