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Zaia e gli stranieri infetti in Veneto: “Vanno fermati”

Pubblicato: 17/07/2020 09:12

Il Veneto è stata una delle regioni più colpite all’inizio della pandemia di Covid-19, e mentre il Paese cerca di tornare a una nuova normalità, la Protezione Civile continua ad aggiornare sui numeri dell’emergenza coronavirus. L’attenzione ora è massima per chiunque arrivi dall’estero, soprattutto per gli arrivi dal Bangladesh, dopo le numerose persone trovate positive e arrivate in Italia dopo scali in altri Paesi. Dieci giorni fa aveva fatto molto scalpore la notizia di un uomo positivo al Coronavirus, avrebbe che aveva viaggiato a lungo per l’talia. Proprio sugli stranieri che giungono nel nostro Paese si è concentrato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Luca Zaia e gli infetti da coronavirus

Sta succedendo quello che si sperava non accadesse, ma che avevamo a più riprese paventato potesse essere un grave pericolo: cittadini stranieri rappresentano il focolaio più grande registrato in Veneto dalla fine del lockdown, con decine di positivi e numeri che possono ancora crescere“, scrive su Facebook Luca Zaia,”In questa situazione già preoccupante, si verificano poi vere e proprie gravissime illegalità, con positivi asintomatici che si rendono irreperibili ai controlli. Vanno assolutamente fermati“. Il problema è proprio il rispetto delle norme imposte a chi viene trovato positivo: “Non rispettano le norme di sicurezza e, in alcune occasioni, arrivano a rifiutare le cure che vengono loro offerte o a violare l’isolamento fiduciario“. Proprio l’isolamento fiduciario aveva fatto molto discutere negli scorsi giorni in merito all’impossibilità di controllare veramente che la norma venisse rispettata.

Covid-19: il controllo delle frontiere

Di qualsiasi nazionalità siano, quale che sia il mezzo di trasporto utilizzato, da qualsiasi area provengano, mi chiedo come mai non si provveda immediatamente al controllo e, se necessario, al fermo alla frontiera di queste persone, utilizzando le leggi vigenti o, qualora indispensabile, approvando con assoluta urgenza norme specifiche“, spiega Zaia, già proiettato sulla soluzione al problema. “Esiste un Piano di Sanità Pubblica che va fatto rispettare ad ogni costo, nell’interesse delle stesse persone infette e dell’intera comunità civile, perché se c’è un modo per far tornare Covid-19 è proprio quello di permettere ai positivi di girare indisturbati, mentre vanno fermati“, conclude il Presidente.

Il post di Luca Zaia su Facebook
Il post di Luca Zaia su Facebook

“Mi chiedo ad esempio – aggiunge il Presidente – quali test si facciano e come siano fatti all’arrivo degli immigrati provenienti dal NordAfrica, sia allo sbarco che successivamente. In presenza di una situazione come questa si deve arrivare a pensare anche a un blocco totale, perché la solidarietà è sacra e inviolabile, ma la salute pubblica vale di più”.

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2020 09:27