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Coronavirus Italia, contagi in aumento. Burioni: “Non si scherza coi numeri”

Pubblicato: 23/07/2020 18:08

Ieri lo ha ribadito Luciana Lamorgese, nelle settimane scorse il ministro della Salute Roberto Speranza e ora torna a parlare il virologo Roberto Burioni: “Non si scherza con i numeri, scrive il medico sul proprio sito in riferimento ai dati sull’epidemia di Coronavirus, emergenza sanitaria che permane tale alla luce dei numeri, li stessi che sembrano descrivere una situazione che fatica a migliorare con un costante aumento di contagi.

Il bollettino del 23 luglio della Protezione Civile.

Coronavirus: 306 nuovi casi di contagio, 82 in Lombardia

Sale ancora il numero dei nuovi casi positivi al Coronavirus: 282 i nuovi casi registrati ieri, con un aumento di 153 casi rispetto al 21 luglio e oggi, il bilancio, sale ancora. Sono 306 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore per un totale di 12.404 attualmente positivi. Di questi, 11.642 risultano essere in isolamento domiciliare, 49 in terapia intensiva e 713 ricoverate in ospedale. 6.941 le persone attualmente positive in Lombardia, la regione più colpita, seguita dall’Emilia-Romagna dove i positivi sono 1.265.

Quanto ai decessi, 10 quelli registrati in data odierna per un totale di 35.092 vittime in Italia cui 16.801 in Lombardia, 4.123 in Piemonte e 4.281 in Emilia-Romagna. 214 i casi di persone guarite registrate nelle ultime 24 ore per un totale di 197.842 dimessi.

Burioni: “Il virus è pronto a ripartire

Le parole del virologo Burioni arrivano a descrivere una situazione che già ben si evince dai dati diffusi dai bollettini di questi giorni in cui i nuovi casi di contagio sono aumentati: “Il virus è pronto a ripartire come ha fatto in Spagna“, scrive il virologo sul proprio sito dove ha successivamente caldeggiato di non abbassare per nessun motivo la guardia, potenziale causa di eventuali e molto probabili seconde ondate. “Il virus circola ancora ed è pronto a ripartire […] non possiamo permetterci di ignorare alcune semplici e basilari norme di protezione reciproca. Uno di questi è il portare sempre la mascherina negli ambienti affollati“.

Intanto giunge notizia in data odierna della decisione presa dalla Camera sull’istituzione di una giornata nazionale in memoria delle vittime di Coronavirus il 18 marzo.