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Eurozona, sentiment dei consumatori di luglio peggiore del previsto

Pubblicato: 24/07/2020 10:20

La fiducia dei consumatori dell’Eurozona è peggiorata a luglio nonostante le aspettative di un miglioramento, anche se la maggior parte dei governi europei ha allentato le restrizioni agli affari e ai viaggi legate alla pandemia di COVID-19, i dati preliminari hanno mostrato giovedì.

La Commissione europea ha dichiarato che l’indicatore di fiducia dei consumatori per i 19 paesi che condividono l’euro era a -15,0 punti a luglio, peggiorando da 14,7 punti a giugno e sfidando le aspettative del mercato di un miglioramento a -12,0.

Per l’intera Unione europea di 27 paesi, l’indicatore di fiducia dei consumatori è di -15.6 punti.

Eurozona, fiducia dei consumatori scesa di 0,3 punti a luglio

La fiducia dei consumatori della zona euro è scesa di 0,3 punti a luglio rispetto al numero di giugno, mostrano i dati pubblicati giovedì.

La Commissione europea ha affermato che una stima lampante ha mostrato che il morale dei consumatori della zona euro è sceso a -15,0 questo mese da -14,7 di giugno.

Gli economisti intervistati da Reuters si attendevano un aumento a -12,0.

Nell’intera Unione europea, il sentimento del consumatore è rimasto invariato a -15.6 punti.

La recessione dell’Eurozona “sarà più profonda delle previsioni”

L’economia dell’Eurozona affonderà più profondamente nella recessione di quanto si pensasse in precedenza a causa degli effetti della pandemia, ha affermato la Commissione europea (CE).

Per il 2020 si stima una flessione dell’8,7%, poi nel 2021 ci sarà un rimbalzo del +6,1%. Francia, Italia e Spagna avranno maggiori difficoltà, ha affermato la CE.

Le stime sono state riviste in seguito alle preoccupazioni per l’economia americana dopo una nuova ondata di contagi.

La Commissione Valdis Dombrovskis ha dichiarato in una nota:

“L’impatto economico del blocco è più grave di quanto inizialmente previsto.

Continuiamo a navigare in acque tempestose e affrontiamo molti rischi, tra cui un’altra grande ondata di infezioni”.

Le previsioni di crescita precedenti per Francia, Italia e Spagna sono state rivista al ribasso dopo essere state duramente colpite dalla pandemia, e la CE ora prevede una flessione superiore al 10% quest’anno in ogni nazione.

Al contrario, la Germania, che ha avuto meno decessi per Covid-19, avrà una contrazione del 6,3%, meno pronunciata rispetto alle previsioni di maggio del 6,5%.

Resistenza economica

Le ultime previsioni della CE presuppongono che non ci sarà una seconda ondata di infezioni che porterà a nuove restrizioni di blocco.

I rischi principali comprendono una potenziale ondata di nuovi contagi, oltre a problematiche persistenti tra cui la disoccupazione, i fallimenti societari e l’assenza di un accordo commerciale UE-Regno Unito sulla Brexit.

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