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Fondo Monetario Internazionale: Pil globale in calo del 4,9%, Pil Italia -12,8%

Pubblicato: 25/06/2020 15:55

Il Fondo monetario internazionale ha stimato un calo del 4,9 per cento del PIL globale per il corrente anno 2020, rivedendo bruscamente la sua precedente previsione di una caduta del 3 per cento dagli impatti devastanti della pandemia di coronavirus sui sistemi economici.

La pandemia ha avuto un impatto più negativo di quanto previsto nella prima metà del 2020 e si prevede che la ripresa sia più graduale di quanto previsto dal FMI precedentemente.

“L’impatto negativo sulle famiglie a basso reddito è particolarmente acuto, mettendo in pericolo i significativi progressi compiuti nella riduzione della povertà estrema nel mondo dagli anni ’90”,

ha aggiunto la nota del FMI.

Si prevede che l’economia degli Stati Uniti si contrarrà fino all’8% nel 2020 prima di espandersi del +4,5% nel 2021. Nel 2019 gli Stati Uniti e l’Eurozona hanno registrato incrementi del 2,3 e dell’1,3 per cento.

Per quanto concerne la Cina il FMI prevede una crescita dell’1% nel 2020, a cui fa seguito un “balzo” dell’8,2% nel 2021.

FMI, le previsioni del debito pubblico/PIL

Si prevede inoltre che i livelli del debito pubblico globale saliranno alle stelle a un nuovo livello record del 101,5% del PIL nel 2020 e del 103,2% del PIL nel 2021. Analogamente, i deficit fiscali dovrebbero salire al 13,9% del PIL in media quest’anno, o del 10% superiore rispetto al 2019.

Il fondo con sede a Washington preannuncia un grado di incertezza maggiore rispetto alle previsioni precedenti.

“Per le economie che lottano per controllare i tassi di infezione, un lockdown più lungo del dovuto comporterà un pedaggio aggiuntivo sull’attività”,

ha riferito il Fondo Monetario Internazionale.

“Esiti alternativi a quelli della linea di base sono chiaramente possibili, e non solo a causa dell’evoluzione della pandemia.”

FMI prevede una ripresa graduale

Il Fondo Monetario Internazionale ​​ha anche ridotto le previsioni del PIL per l’anno 2021 a un tasso di crescita del 5,4 per cento, in calo rispetto alle precedenti previsioni del 5,8 per cento di aprile.

Ad aprile, il Fondo Monetario Internazionale prevede che l’economia globale subirà probabilmente la peggiore crisi finanziaria dalla Grande Depressione degli anni ’30 a causa del lockdown e del blocco delle attività produttive.

Le conseguenze economiche derivanti dalla pandemia Covid-19 saranno più devastanti dei danni cagionati dalla crisi finanziaria globale del 2008.

Parte dell’impatto della pandemia deriva dalla necessità di allontanamento sociale e dalle misure sanitarie che le imprese devono adottare.

Inoltre, la crisi indotta dalla pandemia avrà ripercussioni sul mercato occupazionale, in particolare sulla perdita di posti di lavoro, secondo il FMI.

“Ora questa crisi è una crisi senza precedenti e avrà una ripresa insolita”,

ha riferito l’economista del FMI, Gita Gopinath.