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15enne investita e uccisa, il guidatore scappa senza soccorrerla

Pubblicato: 17/08/2020 11:39

Una giovane di 15 anni è stata investita ed uccisa da un pirata della strada ad Arzignano, in provincia di Vicenza.

Il guidatore dell’auto è fuggito subito dopo l’incidente, ed ora le autorità sono alla ricerca della macchina.

Investita mentre camminava per strada

Il dramma è avvenuto ieri sera ad Arzignano, poco dopo le 10. La ragazzina era a piedi e stava camminando in via Broggia, in zona periferia, quando un’auto l’ha investita, travolgendola e falciandola.

La ragazza potrebbe essere morta sul colpo: difficile a dirsi, in quanto il guidatore dell’auto non si è fermato, anzi, avrebbe accelerato e sarebbe scappato dal luogo dell’incidente.

Inutili i soccorsi

A soccorrere -purtroppo invano- la ragazza sono stati alcuni passanti. Nonostante i soccorsi siano arrivati immediatamente per la ragazza non ci sono state possibilità di salvezza.

Il pirata della strada potrebbe essere di zona

Si sta indagando sull’identità del pirata della strada e si suppone che possa essere qualcuno di zona (quelle strade non sono utilizzate da chi è di passaggio nella Valle del Chiampo ma quasi esclusivamente da residenti).

Cosa rischia il guidatore dell’auto

Nel caso venisse fermato il guidatore potrebbe essere accusato di omicidio stradale e di omissione di soccorso. Quest’ultimo è un reato che può prevedere la reclusione fino a 3 anni.

Omissione di soccorso, cosa comporta

Si parla di omissione di soccorso quando una persona, consapevole di aver provocato un incidente, si allontana dal luogo dello stesso senza che prima venissero raccolte dalle autorità le sue generalità e venisse registrato il suo mezzo. È considerata omissione di soccorso anche l’eventualità in cui una persona si fermi dopo aver provocato un incidente ma poi se ne vada senza prestare soccorso alcuno né essersi identificato.

Omicidio stradale: cosa significa

L’omicidio stradale, invece, è un reato che può portare a una pena da 2 a 18 anni, in caso di condanna. Questo reato è realtà dal 2010 grazie ad un’iniziativa popolare ed è mirato a comminare le pene dell’omicidio colposo e quelle dell’omicidio volontario.