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Cochi e Renato, la verità dietro la separazione dello storico duo comico

Pubblicato: 30/08/2020 16:34

Intervista esclusiva ad Aurelio “Cochi” Ponzoni, il comico del mitico duo con Renato Pozzetto, sul Corriere della Sera. Fin dalla prima domanda si evince lo spirito divertente del comico, oggi 79enne ma frizzante come un giovane. Nel corso della chiacchierata, Cochi parla del suo rapporto d’amicizia con il collega Renato, cementificato anche dai tentativi esterni di farli litigare. Ma anche del futuro della comicità italiana.

Il ricordo di Tinin Mantegazza

Fu la madre di Ponzoni, fin dalla sua nascita, a donargli quel nomignolo che lo ha reso celebre: “Cochi”. Il vero nome, Aurelio, lo usava solo “quando mi voleva menare”. L’intervista si sposta subito sul rapporto di Cochi Ponzoni con il suo compare Renato Pozzetto. I due amici di vecchia data si son visti l’ultima volta ad inizio agosto, prima che Pozzetto tornasse sul set per il nuovo film di Pupi Avati. “Ci eravamo visti anche al funerale di Tinin Mantegazza”, aggiunge con una punta d’amarezza Cochi. Il creatore del pupazzo Dodò, storico protagonista del programma per bambini L’albero azzurro, “era una persona talmente ricca di talento e vitalità che ha lasciato una scia forte di umanità. Io e Renato lo frequentavamo da giovanissimi”.

Cochi, Renato e Jannacci a Londra

Cochi poi ricorda divertito il debutto del duo comico, al Cab 64, quando gli amici suoi e di Renato “vennero in massa, poi uscimmo noi sul palco e si misero tutti a russare”. Ma anche la più bella avventura vissuta insieme a Pozzetto, durante un viaggio in Inghilterra nel ’65, accompagnati anche da Enzo Jannacci. Il viaggio con la Mini Cooper di Renato Pozzetto, il traghetto preso a Calais, le dormite in tenda nel campeggio davanti all’antenna della Bbc.

Ma c’è spazio anche per ricordare gli sketch più divertenti, come quello sulla scuola (che gli procurò una censura e una lettera del Ministero dell’Istruzione), e le canzoni: A me mi piace il mareSilvanoLa gallinaCanzone intelligenteLo sputtanamento. Le preferite di Cochi, a suo dire, restano “quelle più surreali”. Sketch e canzoni nate quasi per caso, o come dice lo stesso Ponzoni, attraverso “un processo creativo anomalo”.

Fake news sulla fine della loro amicizia

Nel corso degli anni, Cochi e Renato hanno anche dovuto affrontare dicerie sul loro conto. Ad esempio, voci infondate su gelosie reciproche, litigi, perfino la fine della loro amicizia. “Cose inventate. Ne hanno scritte di cotte e di crude. La verità è che non volevamo fare cinema come coppia, alla Franco e Ciccio. Contemporaneamente a lui proposero Per amare Ofelia e a me Cuore di cane e seguimmo le nostre strade”. Ma i due non hanno mai litigato, assicura il comico. Infine, l’intervistatore chiede al comico chi potrebbe oggi raccogliere l’eredità del duo. Cochi replica: “Eredi non ne abbiamo. Ci sono bravissimi comici, ma le nostre cose sono nate in una bolla di assoluta amicizia”.

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2020 16:38