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Cesare Battisti, dopo lo sciopero della fame, la riduzione della pena

Pubblicato: 09/09/2020 09:28

Ieri Cesare Battisti ha annunciato di aver cominciato lo sciopero della fame. L’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo ha inviato una lettera al suo l’avvocato Davide Steccanella: “Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia“. Battisti, da più un anno e mezzo, si trova in isolamento diurno nel carcere di Oristano, una misura che il suo legale ritiene “di fatto è del tutto illegittima“. Qualche ora dopo è arrivata la notizia che il magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Maria Cristina Lampis, ha concesso all’ex terrorista dei Pac una riduzione della pena.

Cesare Battisti, ridotta la pena

Nel corso della carcerazione subita ha dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare” e proprio per questi motivi il magistrato di Sorveglianza di Cagliari ha deciso di concedere a Battisti la liberazione anticipata: questi sono “45 giorni di riduzione pena” previsti dalla legge per ogni semestre trascorso in carcere in buona condotta, rivela Il Fatto Quotidiano. Resta da sottolineare che questa non è una scarcerazione.

Le parole dei parenti delle vittime

Andrea Campagna, fratello di Maurizio Campagna, agente della Digos di Milano ucciso dai Pac ha commentato all’AdnKronos la notizia: “In Italia purtroppo lo prevede la legge, fa parte del nostro ordinamento. Rispetto la legge ma credo nella certezza della pena“, ha specificato in merito alla riduzione della pena. “Battisti è stato condannato a due ergastoli, uno per l’uccisione di mio fratello e un altro per quella di una guardia carceraria Antonio Santoro, dovrebbe scontare la pena e stare in carcere“, ha detto ancora.

Adriano Sabbadin, il figlio di Lino Sabbadin, macellaio ucciso durante una rapina dei Pac nel 1979, si è unito alla voce di protesta: “Una notizia assurda. E’ ora che la smetta. Il nostro ergastolo non è ancora finito, lui ha appena cominciato e già esce? Abbiamo messo in conto che prima o poi sarebbe tronato libero ma non così presto. E’ ora di smetterla. Lui deve scontare la sua pena. Punto e basta“.

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2020 09:45