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Chiama i poliziotti per avere un aiuto con il figlio autistico, loro sparano al ragazzo

Pubblicato: 09/09/2020 16:08

Linden Cameron ha solo 13 anni e venerdì scorso diversi poliziotti sono entrati in casa sua e gli hanno sparato diverse volte, ferendolo gravemente.

È accaduto nello Utah, negli Stati Uniti: il giovane è autistico ed era disarmato al momento degli spari.

Il ragazzo era in preda ad una crisi

Nella giornata di venerdì la madre di Linden, Golda Barton, era appena rientrata al lavoro dopo un anno quando ha trovato il figlio in preda a una fortissima crisi, causata molto probabilmente da un sentimento di abbandono che aveva travolto il ragazzo, non abituato a stare senza la madre.

La donna si è ritrovata a cercare disperatamente di calmare il figlio, senza però riuscirci: a quel punto ha chiamato la polizia spiegando che il figlio autistico era in preda ad una crisi, che non era armato ma che lei aveva bisogno di aiuto per contenerlo.

La reazione del giovane all’arrivo degli agenti

Quando gli agenti sono arrivati a casa della donna hanno trovato il ragazzo in preda alla crisi, che gridava disperatamente: gli hanno urlato di buttarsi a terra ma il 13enne non li ha ascoltati ed a quel punto i poliziotti hanno cominciato a sparare. 

Il giovane risulta essere in condizioni gravi: ha ferite da arma da fuoco all’intestino, alla vescica, alle caviglie e ad una spalla.

La versione della polizia

Dopo l’accaduto è stata ascoltata la versione dei poliziotti, che sostengono di aver ricevuto una richiesta di aiuto per un giovane armato, e che gli spari sono avvenuti solo nel momento in cui il giovane si sarebbe dato alla fuga.

Una versione che secondo le fonti locali sarebbe smentita dai fatti, considerato che non è stata trovata un’arma: l’ultima parola potrebbe essere detta quando verranno analizzati i filmati delle telecamere che sono poste sulle divise degli agenti, e che dovrebbero aver filmato tutto.

Golda Barton ha smentito la versione dei poliziotti ed ha dichiarato:Non era armato, stava cercando di attirare l’attenzione. Gli agenti avrebbero dovuto usare il minimo della forza (…)”. Agli agenti che hanno sparato a suo figlio pare continuasse a ripetere: “Perché lo avete fatto? Mio figlio ha problemi mentali, è come un bambino”.

(Immagine in alto rilasciata dalla famiglia Barton a KUTV)

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2020 16:21