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Arbitro e fidanzata uccisi a Lecce, svolta nel caso: fermato un sospettato

Pubblicato: 23/09/2020 18:22

Sono in corso da poco più di 24h le indagini sul duplice omicidio dell’arbitro Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora Manta. Già molti gli elementi che erano fuoriusciti nelle prime ore dopo il loro brutale accoltellamento: Eleonora aveva gridato un nome e il vicino di casa aveva visto la figura di un uomo fuggire. Ora si apprende che c’è già una svolta nel caso dell’arbitro ucciso a Lecce.

Omicidio De Santis: fermato un uomo

Andrea, no“. Sono state queste le ultime parole che Eleonora Manta avrebbe gridato secondo quanto riferito ieri da alcuni condomini del palazzo dove viveva con Daniele De Santis, arbitro di serie C. Due le ipotesi che erano al vaglio: che le stesse gridando il nome di un altro condomino con quel nome, in cerca di aiuto dopo l’aggressione, oppure che Andre fosse proprio il nome dell’assassino.

Dalle ultime notizie riportate da fonti locali, sembra che la seconda ipotesi potrebbe essere corretta. Viene riferito infatti che per il duplice omicidio è stato interrogato Un 37enne di Aradeo. La Procura di Lecce avrebbe fermato l’uomo, un edicolante del posto secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, proprio in relazione alla morte della coppia. Il dettaglio che sembra fondamentale, è che l’uomo fermato e interrogato si chiamerebbe proprio Andrea.

Come sono morti Daniele De Santis e Eleonora Manta

Le fonti locali sottolineano che al momento non è stato riferito se l’uomo sia indagato o solo sentito come persona informata sui fatti. D’altronde, quello del nome è un elemento chiave, che dimostra innanzitutto che Daniele e Eleonora conoscessero il loro assassino. I vicini hanno raccontato che la coppia, appena trasferitasi, avrebbe salito le scale insieme a lui. Quindi, forse, una lite degenerata e i violenti fendenti. Daniele De Santis avrebbe cercato di proteggere Eleonora, ma è stato poi ucciso sulle scale di casa mentre tentava di fuggire.

Subito dopo, le immagini delle telecamere mostrano un uomo col cappuccio e il coltello in mano. Descrizione fatta anche da un vicino che ha guardato dallo spioncino, proprio dopo quei concitati attimi in cui Eleonora ha avuto la forza, forse determinante per avere giustizia, di gridare “Andrea, no“.

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2020 22:59