È ormai scontro tra Massimo Giletti e Selvaggia Lucarelli che, seppur rimanendo distanti e distaccati, si tirano frecciatine difficilmente ignobili.
Dopo che lei aveva spiegato con toni decisamente forti per quali motivi non avrebbe partecipato a Non è l’Arena, quest’anno, ora è il conduttore a rispondere per le Rime.
Selvaggia Lucarelli e gli ospiti “ciarlatani”
Il primo guanto di sfida era stato di Selvaggia Lucarelli, che in un’intervista a Davide Maggio aveva raccontato perché non avrebbe voluto partecipare al programma di Giletti, ovvero la ritenuta scarsa validità dei suoi ospiti: “Se tu parli di Covid con Red Ronnie, Cecchi Paone, Nunzia De Girolamo e lo youtuber che ci racconta come in Giappone abbiano trovato il farmaco che qui i poteri forti nascondono, io credo che sia un dovere rimanere a casa”.
Lucarelli non aveva preso il discorso alla leggera, parlando di “ciarlatani”: “L’ho detto molto chiaramente a Giletti, sta morendo la gente. Non è tempo di ciarlatani e inadeguatezza. Io non vengo“.
Dal canto suo, Massimo Giletti ha aspettato e poi ha parlato. Non direttamente a Selvaggia Lucarelli ma tramite un’intervista, come ha fatto lei. Giletti ha parlato del suo ultimo periodo a Repubblica, ed in merito alle parole della giornalista ha dichiarato: “Lei è libera di dire quello che vuole, poi una può andare ad alzare le palette a Ballando con le Stelle”.
Come è noto Selvaggia Lucarelli è giudice a Ballando con le Stelle, ruolo che presumibilmente Giletti ritiene di poco spessore.
Massimo Giletti sotto scorta
Massimo Giletti non sta passando un periodo semplice: il conduttore è infatti costretto ad andare in giro con giubbotto antiproiettile e con una scorta armata. Ciò che ha spinto la Questura a prendere tale provvedimento è il fatto che durante la fase più acuta della pandemia, a marzo, il Ministro Bonafede aveva deciso per la scarcerazione di alcuni boss mafiosi per motivi medici, e Giletti aveva espresso il suo dissenso pubblico per questa scelta. Un’intercettazione aveva poi registrato i boss commentare l’accaduto. “Il ministro fa il suo lavoro e questi…Giletti e Di Matteo rompono la minch*a”.
A quel punto era nata la decisione, tuttora in atto, di mettere Massimo Giletti sotto scorta.