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Pressione fiscale, l’allarme dei Commercialisti: Italia paese “tartassato”

Pubblicato: 12/10/2020 12:19

Secondo uno studio del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti (“Analisi della pressione fiscale in Italia, in Europa e nel mondo. Struttura ed evoluzione dei principali indicatori di politica sociale“), la pressione fiscale in Italia è più alta del 5,8% di quella reale e, lo scorso anno, è salita di 0,7 punti.

Dopo cinque anni di calo “la pressione fiscale è più alta del 5,8% di quella reale (42,4%)”, superando quindi il 48%. I Commercialisti lanciano l’allarme: Italia “il Paese più tartassato d’Europa”, al netto del sommerso e dell’economia illegale, pari al 12% del PIL.

La pressione fiscale sulle famiglie è incrementata gradualmente dagli anni dello shock del biennio 2012-2013 per poi rientrare leggermente negli ultimi due anni e assestarsi.

Pressione fiscale “sbilanciata” dal lato del lavoro

La pressione fiscale si mostra sbilanciata dal lato del lavoro rispetto al consumo: per il gettito IVA in rapporto al PIL, l’Italia si colloca al 26esimo posto nella graduatoria EU27.

Dall’analisi del gettito tributario per singola imposta, si evince che ci sia una netta concentrazione del prelievo tributario sulle imposte principali.

Su 88 voci totali desumibili dalle tabelle ISTAT le prime dieci imposte coprono l’85% del totale. Nel 1995 lo stesso dato era inferiore di quasi tre punti percentuali. Nel 2019 l’IRPEF è la prima imposta con 176,8 miliardi di euro di gettito e copre il 34,2% del totale.

La seconda imposta per gettito è l’IVA con 111,8 miliardi di euro, che copre il 21,6% del totale. Sia l’Irpef che l’IVA, coprono il 55,9% del gettito tributario totale.

Pressione fiscale: le Manovre dell’Esecutivo

Con gli ultimi provvedimenti il Governo Conte ha attuato tagli significativi alla pressione tributaria, ma sono state le imprese a beneficiarne maggiormente e non le famiglie italiane.

“C’è un impegno del Governo a ridurre la pressione fiscale rispetto a quanto previsto a legislazione vigente”,

ha sottolineato il viceministro all’Economia, Antonio Misiani in un’intervista di SkyTg24.

La pressione fiscale sulle famiglie è risultata nel 2019 pari al 18,0%, in crescita di 0,3 punti rispetto al 2018.

Tra i Paesi Ocse l’Italia occupa attualmente il terzo posto per dipendente senza famiglia con il 48% e primo posto per dipendente coniugato con due figli con il 39,2%.