Diminuita del 17,1% la percentuale degli over 65 fa il vaccino antinfluenzale in una decina d’anni
E del resto che il clima più scettico nei confronti di vaccini sia qualcosa che viene da lontano e ha radici più profonde di quel che si pensa ce lo dicono i dati sulla vaccinazione più conosciuta, quella antinfluenzale, che ogni autunno è disponibile per chi vuole proteggersi, in particolare gli anziani e i bambini.
Rispetto al 2006, quando fu raggiunto il picco del 68,4% di anziani, sopra i 65 anni, vaccinati, nella seconda metà degli anni 2010 questa percentuale è scesa di ben il 17,1%. Si tratta di un calo che all’inizio è stato lieve, essendo rimasti sopra il 60% fino al 2012, ed è divenuta repentina dopo, fino a giungere al 48,7% nel 2015. La ripresa successiva, alimentata anche dalla discussione mediatica e dall’allarme lanciato sulla diffusione di una cultura antiscientifica, è stata solo di 5 punti, e i livelli degli anni 2000 saranno raggiunti forse solo quest’anno grazie alla presenza del Covid19 e agli appelli dei medici per proteggersi almeno dall’influenza comune.
Negli altri Paesi europei la situazione appare molto diversificata. Solo in Germania e Croazia si è verificata una diminuzione maggiore dell’adesione al vaccino antinfluenzale, rispettivamente del 24,5% e del 18,3% nello stesso lasso di tempo. In Francia e Spagna il calo è stato inferiore, ma comunque al di sopra del 10%.
Vi sono poi i casi, seppur minoritari, di un aumento. Soprattutto nel Nord Europa, in Finlandia, ma soprattutto in Lituania e Danimarca, dove sono cresciuti del 10,7% e del 14,9% gli anziani che si sono fatti vaccinare.

La media 2015-2019 vede comunque l’Italia a quota 51,3% di vaccinati tra gli anziani, più della media europea, dobbiamo dirlo, che è del 44,2%. Ai primi posti Regno Unito e Paesi Bassi con il 71,6% e il 64,5%. Nella maggior parte dei Paesi europei però ci si vaccina meno che nel nostro, soprattutto a Est. Basti pensare che l’antinfluenzale è una cosa di nicchia in Estonia, Nord Macedonia e Lettonia, dove si rimane lontani dal 10% e un po’ ovunque sotto il 30%.
Tra i grandi Paesi con cui di solito ci confrontiamo, se la Francia è sui nostri livelli, appena sopra il 50% di anziani vaccinati, in Germania si è al 35,5% e in Spagna al 55,3%.
