Le polemiche e la conseguente attenzione mediatica sui vaccini e sull’obbligo vaccinale erano state massime circa 3 anni fa, in occasione del decreto Lorenzin che portava a 12 le immunizzazioni per i bambini rispetto alle 4 previste fino a quel momento. Era stata la risposta a un calo progressivo della vaccinazioni che si era registrato nel tempo e che nel caso del morbillo ci aveva portato in cima alle classifiche europee per casi di contagio.
Chi pensava che si trattasse di un capitolo chiuso, di una ondata poi rientrata, anche grazie all’effettivo aumento della percentuale di bambini vaccinati, probabilmente si è dovuto ricredere con il ritorno alla ribalta dell’argomento vaccini a causa del ciclone Coronavirus. Nell’attesa sempre più spasmodica di un vaccino per il Covid19 si discute della sua obbligatorietà, e l’esclusione di questa in Italia da parte del premier Conte ha sollevato diverse obiezioni, e ha mostrato come seppur apparentemente sopite rimangono forti le resistenze ai vaccini.
Secondo un sondaggio SWG solo il 50% si farebbe iniettare quello contro il Covid19 se e quando fosse disponibile.