Palestinesi ed etiopi i più favorevoli ai vaccini per i bambini
Una conferma del fatto che negli angoli più poveri del mondo c’è in realtà più attenzione all’importanza dei vaccini, perlomeno per i bambini, viene da un sondaggio realizzato da Wellcome Trust nel 2019 a livello globale. Ebbene, più del 99% dei palestinesi, degli etiopi, dei venezuelani, dei nicaraguensi afferma di credere che siano necessari.
In Italia si scende all’83,8%, a livelli di poco inferiori di quelli tedeschi e americani, ma superiori al 76,2% francese o al 75,1% svizzero. In coda vi sono i moldavi e i bielorussi. Per ora nei Paesi in via di sviluppo i vaccini sono una novità ben accetta, che ha consentito il forte calo della mortalità infantile di cui gran parte dei Paesi di Asia, Africa e Sudamerica hanno goduto.
Chissà, forse anche lì tra qualche decennio quando alcune malattie, pensiamo alla difterite, alla tubercolosi, saranno solo nei ricordi e nei racconti dei nonni, e cresceranno gli scettici e il “pensiero alternativo” su questo tema, seguendo un trend legato al benessere che forse ora solo il Covid19 potrebbe avere interrotto.
