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Maria Grazia Cucinotta rivela l’aggressione subita

Pubblicato: 21/10/2020 19:53

Maria Grazia Cucinotta si dedica ormai da 2 anni alla lotta contro la violenza di genere. Quello che pochi sanno, però, è che anche lei è stata vittima di un’aggressione quando aveva 20 anni.

Il ricordo dell’aggressione: “Sono cose che non dimentichi

L’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta, presidente della Onlus Vite Senza Paura, ha infatti rivelato di essere sfuggita a una violenza quando aveva soltanto 20 anni. “Mi trovavo in trasferta a Parigi – ha raccontato a Diva e Donna – Stavo andando a fare un provino per una pubblicità. A scanso di equivoci: non ero truccata, ai provini pubblicitari porti solo il tuo book”. Una precisazione che si rivelerà necessaria alla fine della storia.

“Indossavo la tuta, la felpa… sono entrata nel portone e uno sconosciuto in giacca e cravatta è entrato dopo di me – ha poi continuato – Come tutte le donne sono crescita con l’abitudine di guardarmi alle spalle, ma non ho avvertito una sensazione di pericolo. Un pericolo che, però, era presente. L’uomo, infatti, “Mi ha preso di sorpresa, ha cercato di strapparmi la felpa e gli abiti. Sono scappata, mi ha inseguito per le scale. Sono entrata in casa”. “Tutto è durato meno di un attimo, ma sono cose che non dimentichi”, ha poi aggiunto la Cucinotta. “E io mi sono salvata dalla violenza… Penso a cosa deve provare chi non ci è riuscita“, aggiunge l’attrice. Un’esperienza che l’ha portata a pensare molto sul tema della violenza sulle donne, soprattutto negli ultimi tempi.

La scelta in nome di chi non si è salvata

Esperienze che, come spiega la Cucinotta, segnano profondamente: È difficile perché ti senti paralizzata, a meno che tu non sia Nikita”, ha spiegato. Una paura che porta a voler cambiare qualcosa: “Dopo pensi a quello che potrebbe succedere e la paura ti fa prendere decisione affrettate. Ho pensato di voler prendere il porto d’armi”.

Ma Maria Grazia Cucinotta, poi, non ha deciso d’impulso. Né è rimasta paralizzata. Così ha creato Vite Senza Paura, una onlus che si occupa di sostenere le donne vittime di violenza attraverso il lavoro di professioniste dell’arte, del diritto, della medicina e dell’imprenditoria. La sua esperienza a contatto con chi è stata vittima di abusi le ha permesso inoltre di scrivere un libro. L’opera, edita Mondadori e che porta il nome della onlus, racconta Storie di donne che si ribellano alla violenza.

I numeri: le violenze sulle donne in Italia

Secondo il report della Polizia di Stato Questo non è amore, le vittime di violenza di sesso femminile sono risultate in aumento, passando dal 68% del 2016 al 71% del 2019. Questo dato rappresenta una maggiore coscienza dei reati subiti, e dunque una propensione alla denuncia di questi. Nonostante il numero di vittime di sesso femminile nel periodo tra il 2018 e il 2019, l’andamento dei reati è in diminuzione.

Tra le vittime, in alta percentuale si tratta di donne italiane, mentre tra le straniere le romene sono coloro che hanno denunciato più di altre di avere subito maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali e atti persecutori. Per questo genere di reato i presunti autori sono in maggior numero di origine italiana. Il fatto che l’andamento dei reati sia in diminuzione, però, non è abbastanza. Secondo quanto riportato dal documento, infatti, nel solo mese di marzo 2019, in media, ogni 15 minuti è stata registrata una vittima di violenza di genere.

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2020 09:07