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Bimba di 3 anni uccisa a colpi di martello: accusata la madre

Pubblicato: 23/10/2020 19:26

Uccisa a colpi di martello: è stato questo il triste destino di Lisa, una bambina di 3 anni di Kirovgrad, in Russia. A perpetrare l’omicidio sarebbe stata proprio la madre, Natalia Petunina, dopo aver ingerito una dose eccessiva di antidepressivi. La donna versa ora in gravi condizioni all’ospedale e, se le accuse dovessero essere confermate, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere.

La bimba uccisa a colpi di martello

Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Sun, a soccorrere la bambina sarebbe stato il padre, Vladimir, ritornato a casa dopo il lavoro. L’uomo avrebbe ritrovato la figlia in una pozza di sangue: “Quando Vladimir ha trovato Lisa – racconta la nonna – ha pensato che quella sulla sua testa fosse vernice”. La situazione si è poi rivelata in tutta la sua drammaticità, tanto che a nulla sono valsi i soccorsi dei paramedici, giunti subito sul posto. I successivi rilievi dei medici forensi hanno evidenziato come la bambina fosse morta dopo essere stata colpita più volte alla testa con un martello.

Il portavoce della polizia, Valeriy Gorelykh, ha spiegato che tutte le prove sembrerebbero condurre proprio alla madre: “A quanto pare, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, la madre ha cercato di togliersi la vita; non ha portato a termine il suo piano perché suo marito è tornato a casa dal lavoro per pranzare e ha chiamato il numero di emergenza”.

Una dose eccessiva di antidepressivi

Alle spalle di Natalia Petunina, 35 anni, ci sarebbe una storia di disturbi psicologici e di depressione. All’origine del gesto potrebbe dunque esserci l’abuso di antidepressivi: “Poco prima della tragedia – ha dichiarato ancora il portavoce della polizia – la madre aveva assunto una dose molto maggiore di farmaci rispetto a quella abituale e ciò potrebbe aver provocato l’aggressione alla bambina”. Questa tesi è stata confermata anche dalla madre della donna, secondo la quale la situazione sarebbe progressivamente peggiorata: “Mia figlia era preda di una costante ansia e prendeva gli antidepressivi che le erano stati prescritti. Ha completamente rovinato la sua vita”.