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Lutto in Rai, è morto Pino Scaccia: il giornalista era ricoverato per Covid

Pubblicato: 28/10/2020 19:03

Ha visto e raccontato per la Rai le guerre, il terrore, il nemico. Con professionalità e passione. Ma nulla ha potuto contro il nemico più grande che oggi se lo è portato via a 74 anni“, sono queste le strazianti parole scritte su Twitter da Marco Castelnuovo, giornalista che saluta così per l’ultima volta il grande collega Pino Scaccia, morto dopo essere stato ricoverato per Coronavirus.

Morto Pino Scaccia, gli occhi dell’Italia in giro per il mondo

Ha raccontato per la Rai e gli italiani i fatti internazionali più importanti degli ultimi 50 anni: dalla Guerra del Golfo alla caduta dell’ex Unione Sovietica, dalla crisi in Afghanistan alla guerra in Iraq. Il suo nome fu uno dei primi, parlando del mondo occidentale, ad entrare nel vivo del disastro di Chernobyl varcando la soglia della centrale dopo l’esplosione. Sempre Pino Scaccia fu tra i primi a scoprire i resti di Che Guevara in Bolivia. Una penna ma soprattutto gli occhi dell’Italia nel mondo, l’anima del giornalismo in una penna che ci ha descritto scenari, fatti e disastri inconsapevole forse che, in quel momento, avrebbe riscritto per tutti noi la storia contemporanea.

Pino Scaccia: era ricoverato per Covid da settimane

Contratto il Coronavirus qualche mese fa, Pino Scaccia era stato ricoverato presso il Covid Hospital di Casal Palocco. Inizialmente stabile, 74 anni compiuti, il giornalista si è aggravato col tempo e oggi le sue condizioni cliniche hanno subito complicazioni che hanno comportato il decesso. Infinito il dolore di amici e colleghi ma anche di tanti italiani che proprio grazie a Scaccia hanno potuto leggere e riflettere sui principali accadimenti internazionali degli ultimi 50 anni: “Un cronista nato. Un amico. Ricordo Pino Scaccia con affetto e gratitudine. Che la terra ti sia lieve“, scrive David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo. “Pino Scaccia, inviato di guerra dal cuor di leone, uomo buono e gentile, mio fraterno amico e collega fidato, bombe e attacchi personali non ti hanno mai ferito, il Covid ti ha preso. Hai raccontato la malattia con le foto dall’ospedale FB, cronista di passione“, sono invece le parole di Gianni Riotta.

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2020 19:12