Vai al contenuto

Coronavirus, l’allarme: “Tumori e infarti più letali”. I pazienti rinunciano alle terapie

Pubblicato: 31/10/2020 13:28

Non solo il coronavirus ha stravolto la nostra vita quotidiana, l’economia, e provocato oltre 38mila morti solo in Italia. Il Covid, infatti, sottolinea l’oncologo Francesco Cognetti, è responsabile anche di un altro problema. Molti italiani affetti da altre patologie, per paura del contagio, stanno rinunciando o non hanno accesso alle terapie fondamentali per la propria salute. Rendendo tumori ed infarti più letali in questo periodo di pandemia. Patologie fra le più diffuse nella popolazione italiana, ricorda l’oncologo, Presidente anche della Federazione di oncologi, cardiologi ed ematologi Foce.

Le proposte della Federazione Foce

“Foce” è nata con lo scopo di trovare una soluzione al problema, collaborando con le istituzioni. E avanza delle proposte: separazione degli ospedali Covid da quelli Covid-free, favorire il ricovero necessario ai pazienti senza virus in un ambiente senza rischio di contagio. Dare un contratto a tempo indeterminato ai medici assunti durante l’emergenza. E ripensare da zero il sistema sanitario italiano. Un appello che l’oncologo Cognetti spera venga presto ascoltato.

Metà dei ricoveri in meno per infarto

Francesco Cognetti, direttore di Oncologia medica all’Istituto nazionale dei tumori “Regina Elena”, dalle colonne del Corriere della Sera lancia l’allarme. 11 milioni di italiani, affetti da patologie cardiovascolari, tumori, malattie del sangue, non solo sono fra i soggetti più a rischio, in caso di contagio da Covid, essendo più fragili. Sono infatti al centro di un problema forse ancor più preoccupante: il ridotto accesso alle cure di cui hanno bisogno in questo momento di emergenza. Sia per i limiti del sistema sanitario, sia per la loro rinuncia alle terapie, per paura di prendere il virus. “Nei primi 3 mesi della pandemia”, sottolinea Cognetti, “i ricoveri in pronto soccorso di pazienti con sintomi di infarto si è ridotto del 50%”.

Previsioni nei prossimi mesi

Durante la prima fase della pandemia, evidenzia ancora l’oncologo, il 20% dei pazienti con un tumore ha sospeso le proprie terapie e visto il rinvio di interventi chirurgici. E nonostante il recupero nella maggioranza dei casi, le prospettive della seconda ondata sono tutt’altro che rosee. Cognetti “Si aspetta un aumento della mortalità per tumore nei prossimi tempi”. Secondo i dati Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), saranno 377mila le nuove diagnosi di tumore in Italia. La situazione, ora con la seconda ondata, rischia di essere peggiore rispetto alla scorsa primavera. Urge dunque trovare una soluzione, perché gli esperti sono “molto preoccupati. Il tasso di letalità per coronavirus in Italia è alto e lo è soprattutto fra questi pazienti”.