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Bonus Mobilità, è il caos: ore di coda per ogni utente e malfunzionamenti continui

Pubblicato: 04/11/2020 12:46

Ieri, nell’entusiasmo creato dalla possibilità di un ricco rimborso o un buono per poter comprare bici o monopattini, migliaia di cittadini italiani si sono riversati sul sito del Bonus Mobilità, pronti ad approfittare di tale possibilità.

Problemi tecnici: code infinite e malfunzionamento

In poche ore, chiunque si sia collegato al sito ha capito immediatamente che sarebbe stato molto più difficile accedere al buono o al rimborso che scalare una montagna con la bici appena comprata. Tra liste d’attesa infinite e malfunzionamenti dei siti, in molti hanno dovuto abbandonare la missione o rinunciarvi gioco forza per colpa di problemi tecnici: la reazione sul web è stata furiosa ed istantanea, al punto che è servito l’intervento del ministro Sergio Costa per cercare di portare chiarezza.

Come accedere al bonus mobilità

Per avere il bonus mobilità, si possono percorrere due strade. La prima era acquistare il mezzo (bici o monopattino) e poi chiedere un rimborso di circa il 60%, per un massimo di 500 euro. La seconda era richiedere un bonus, specificando la cifra che si supponeva di spendere e la tipologia d’acquisto, e solo dopo procedere all’acquisto stesso.

le liste d’attesa: ore davanti al pc

Sulla carta, richiedere un buono o un rimborso era facile: occorreva soltanto avere uno Spid digitale ed i dettagli sull’acquisto effettuato o da effettuare. Dalle 8 del mattino, però, gli utenti si sono trovati di fronte al fatto che, per accedere alla procedura, si veniva messi in “liste d’attesa” di centinaia di migliaia di persone e che, per un malfunzionamento, spesso il sistema si bloccasse. Risultato? Ore e ore passate in coda davanti al computer o lo smartphone, senza la possibilità di abbandonare la “postazione”.

Lo Spid delle Poste: sito inaccessibile

Chi è riuscito ad accedere, si è trovato poi di fronte ad un’altra difficoltà. In molti infatti hanno utilizzato lo Spid digitale delle Poste, ma il sito delle Poste, sovraccaricato di richieste, non rispondeva adeguatamente: così in molti, dopo ore di attesa, non hanno potuto comunque ultimare la procedura.

A fine giornata, l’ultima beffa: a chi riusciva ad accedere si apriva una schermata in cui si spiegava che i fondi erano finiti, ma di conservare comunque i documenti nel caso di acquisto, perché il Ministero dell’Ambiente aveva in progetto di erogare nuovi fondi nel 2020.

Il Ministro Costa: “Non serve fare corse”

Ovviamente, le polemiche si sono gonfiate, fino a sollecitare ieri sera l’intervento del Ministro Costa, che in primis ha smentito l’esaurimento dei fondi: “A tutti dico: collegatevi con calma, anche i prossimi giorni. Abbiamo risorse a sufficienza per tutti. Non serve fare corse: appostiamo anche ulteriori risorse”.

Il Ministro ha anche preso atto degli innumerevoli problemi a cui, promette, si cercherà una soluzione: “Numerosi problemi da risolvere, tra cui la lentezza del sistema e, in alcuni casi, dover ricominciare daccapo dopo lunghe attese. Nel pomeriggio ho sentito l’amministratore delegato di Sogei e quello di Poste, con i quali sono in continuo e costante contatto, per far affrontare con prontezza questi problemi”.