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Scadenza Contributi INPS Commercianti e Artigiani: è ora di versare!

Pubblicato: 06/11/2020 06:51

Entro il 16 novembre artigiani e commercianti saranno chiamati a versare i contributi INPS: in particolare scade la terza rata dei contributi previdenziali dovuti dai titolari di Partita IVA iscritti alla gestione separata artigiani e commercianti.

Per ora non c’è alcun comunicato che preveda un’ulteriore proroga della scadenza versamento contributi INPS commercianti ed artigiani.

Contributi INPS Artigiani e Commercianti: è giunta l’ora di versare (al momento non ci sono proroghe)

Gli artigiani e i commercianti oltre a versare i contributi fissi saranno chiamati entro il 30 novembre 2020 a pagare il secondo acconto dei contributi eccedenti il minimale.

La proroga al 30 aprile 2021, introdotta dal decreto Rilancio, riguarda esclusivamente le imposte sui redditi e non anche i versamenti contributivi INPS.

A causa delle restrizioni imposte per ridurre i contagi da Covid-19 la prima rata dei contributi previdenziali INPS (in scadenza il 16 maggio) è stata prorogata.

La terza rata in scadenza il 16 novembre ad oggi non è stata oggetto di proroga: artigiani e commercianti saranno chiamati ad onorare l’adempimento contributivo.

Ad essere sospesi sono i contributi previdenziali, assistenziali ed i premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti per la competenza del mese di novembre 2020.

L’emanazione del Decreto Ristori ha creato non pochi dubbi e confusione: l’articolo 13 prevede la sospensione dei versamenti contributivi di novembre 2020 in favore dei sostituti d’imposta ed in relazione ai versamenti contributivi ed assicurativi dovuti in favore dei lavoratori dipendenti.

Il Decreto Ristori-bis potrebbe intervenire per prevedere il blocco della scadenza dei contributi fissi INPS commercianti e artigiani, le categorie più colpite dalla crisi economica e dalle restrizioni imposte dal Governo.

Contributi INPS artigiani e commercianti: come versarli?

Per procedere al versamento dei contributi INPS artigiani e commercianti è necessario utilizzare i modelli F24 prestampati presenti nel cassetto previdenziale del contribuente o compilarlo correttamente.

Il Modello F24 deve essere correttamente compilato in tutte le sue parti: codice sede, causale contributo, codice INPS, periodo di riferimento, importi a debito versati, importi a credito in compensazione derivanti da periodi d’imposta precedenti.

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2020 14:28