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In arrivo proroga dichiarazione dei redditi al 10 dicembre 2020 per le Partite IVA?

Pubblicato: 10/11/2020 05:56

Durante l’Audizione in Senato sul Decreto Ristori, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha avanzato due richieste.

La prima riguarda la proroga dichiarazione dei redditi al 10 dicembre 2020 per le partite IVA.

Nella seconda, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti chiede l’estensione del fondo perduto ai professionisti.

I commercialisti definiscono il rinvio della scadenza per trasmettere il modello dichiarativo per le partite IVA dal 30 novembre al 10 dicembre 2020 “il minimo sindacale transitorio“.

Richiesta n.1: proroga dichiarazione dei redditi al 10 dicembre 2020 per le partite IVA nel Decreto Ristori bis

La richiesta dei commercialisti è quella di parificare la scadenza della dichiarazione dei redditi a quella prevista per il modello 770.

Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, i Consiglieri nazionali dei Commercialisti delegati al Fisco, hanno avanzato una particolare richiesta: quella di raddoppiare la proroga prevista dal Decreto Ristori.

Al momento, il termine per presentare il modello Redditi è fissato al 30 novembre 2020. Rappresenta la scadenza più significativa per le partite IVA. Ricordiamo che la scadenza del secondo acconto è già stata prorogata per un numero cospicuo di professionisti ed imprese.

Considerando l’attuale situazione, le difficoltà e gli ostacoli dovuti alle nuove misure restrittive, è quantomeno necessario rivedere le proroghe fiscali già previste. Bisogna estendere la proroga al 10 dicembre 2020 (concessa per i sostituti d’imposta) anche del termine ultimo per la trasmissione della dichiarazione dei redditi. La prima occasione utile per farlo è il decreto Ristori bis.

I commercialisti definiscono la proroga niente più che un “minimo sindacale transitorio”.

Scadenze fiscali: si punta ad una riforma strutturale

Riguardo alle scadenze fiscali, i commercialisti invocano il diritto degli intermediari a sospendere l’attività in caso di malattia grave senza che si verifichino ripercussioni per i contribuenti assistiti.

Nel discutere della proroga, i commercialisti puntano su un obiettivo preciso: una riforma strutturale che permetta di far scattare proroghe automatiche delle scadenze in caso di malattia del professionista.

Il CNDCEC sollecita le istituzioni ad accelerare i tempi sulla discussione del diritto alla malattia degli intermediari.

Richiesta n.2: contributi a fondo perduto anche per i professionisti

Secondo il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il prossimo Decreto Ristori bis dovrebbe prevedere contributi a fondo perduto anche per i professionisti.

E’ questa la seconda richiesta, un appello per non lasciare fuori dal fondo perduto o da altri aiuti riconosciuti alle imprese i liberi professionisti, una volta di più. E’ crisi economica anche per loro, la situazione di difficoltà si protrae per tutti.