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Napoli, paziente morto in bagno al Cardarelli. La famiglia: “Non meritava di morire così”

Pubblicato: 14/11/2020 12:50

Il video shock su un paziente di 84 anni morto in un bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha dato il via alle indagini della Procura. Stanno arrivando i primi avvisi di garanzia, dopo che gli ispettori del Ministero hanno trascorso un’intera giornata nella struttura sanitaria per far luce sulla tragica vicenda. Intanto, i parenti del defunto, Giuseppe Cantalupo, sfogano sui social e in tv la loro rabbia per quanto accaduto.

Le indagini sulla morte dell’anziano al Cardarelli di Napoli

L’ispezione degli agenti dell’Istituto Superiore di Sanità è durata un’intera giornata. I risultati del sopralluogo arriveranno direttamente al ministro della Salute Roberto Speranza. La vicenda di Giuseppe Cantalupo, 84 anni, ha puntato i riflettori sulla situazione sempre più allarmante della sanità campana. Non a caso, domani la Campania diventerà ufficialmente zona rossa. Nei prossimi giorni, inoltre, arriveranno gli avvisi di garanzia necessari per procedere con l’autopsia del defunto. Il video shock che ha fatto il giro del web, con Cantalupo morto e disteso a terra in un bagno del pronto soccorso del Cardarelli, ha intanto sollevato un polverone e scatenato la rabbia dei suoi familiari.

La nipote: “Grazie al video sappiamo la verità”

Abbiamo appreso della morte di mio nonno con una telefonata dall’ospedale. Ci avevano detto che era morto nel suo letto a causa di un attacco cardio-respiratorio dovuto al Covid”, denuncia la nipote del defunto, Federica, a Pomeriggio Cinque. “Dopo un paio d’ore abbiamo ricevuto una telefonata dalla Polizia, per chiederci se volessimo sporgere denuncia per il video che stava circolando in rete. Abbiamo deciso di no. È grazie a questo video che abbiamo saputo la verità”. Federica ricorda suo nonno come una persona solare e sorridente, “una persona speciale. Non meritava di morire così, abbandonato là a terra senza un aiuto”. La ragazza si è poi rivolta all’autore del video, Rosario, anche lui in collegamento con Barbara D’Urso. “Ti ringrazio per aver fatto questo video, per aver fatto capire cos’è realmente successo e cosa stiamo vivendo in questo periodo”.

La denuncia dell’autore del video shock

Rosario La Monica, 30enne autore del video, ha dichiarato successivamente all’Ansa: “Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto ‘fatti i fatti tuoi’”. La Monica era presente quando Cantalupo è morto. “Ero da due giorni in ospedale per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo”.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 17:25