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Sacerdote indagato per il sequestro di una donna: bufera sulla Diocesi

Pubblicato: 23/11/2020 10:41

Sequestro di persona e lesioni: sono alcune delle accuse a carico di un sacerdote della Diocesi di Lugano, per cui la Polizia cantonale ha confermato l’avvio di un procedimento penale in seguito alla scoperta della presenza di una donna straniera e senza permesso di soggiorno nel suo appartamento.

Sequestro di persona e lesioni: sacerdote indagato

La notizia del fermo di un sacerdote, ex rettore della Facoltà di Teologia di Lugano, si è imposta tra le cronache e rischia di innescare un nuovo terremoto nel cuore della Chiesa.

Secondo il quotidiano La Regione, il don finito sotto inchiesta sarebbe Azzolino Chiappini, 80 anni e una storia apparentemente senza macchie in seno alla Diocesi luganese.

All’interno del suo appartamento, le autorità avrebbero scoperto la presenza di una donna di 48 anni, cittadina finlandese, senza un regolare permesso di soggiorno. L’ipotesi, secondo quanto riferito dai media locali, è che sia stata costretta a stare chiusa in casa per anni, segregata tra i rifiuti. Chiappini, riporta la stampa locale, ne avrebbe giustificato la presenza sostenendo fosse una cugina. L’inchiesta sarebbe scattata da una segnalazione anonima.

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Il comunicato della Curia

Il portale cattolico svizzero ha diffuso una nota della Curia vescovile sulla vicenda che interessa il sacerdote: “Il Ministero pubblico ha avviato un’indagine nei confronti di un presbitero incardinato nella Diocesi di Lugano. Le ipotesi di reato sono quelle di sequestro di persona, coazioni e lesioni semplici per condotta omissiva“.

Nella fattispecie – si legge ancora nel comunicato – non sono implicati minori“. Dalla Curia si assicura la massima collaborazione agli inquirenti, ma si rinviano ulteriori dichiarazioni all’esito delle indagini a carico del prete sotto inchiesta.

La Polizia cantonale conferma: “Procedimento penale a carico del sacerdote

Il 21 novembre scorso, la conferma dell’attività investigativa e del procedimento penale da parte della Polizia cantonale: “Gli accertamenti dovranno in particolare stabilire eventuali comportamenti di rilevanza penale con riferimento alla presenza, in un appartamento occupato dall’uomo, di una 48enne cittadina straniera risultata priva di regolare permesso di soggiorno“.

Sarà ora il giudice a stabilire se vi siano i presupposti per la convalida dell’arresto. L’inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Pamela Pedretti – riferisce un comunicato della Polizia –. Altri accertamenti sono in corso e, vista la particolare delicatezza della vicenda, non verranno rilasciate ulteriori informazioni“.

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2020 11:59