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Covid e Natale: cosa faranno gli altri Paesi in Europa

Pubblicato: 26/11/2020 12:02

L’Italia non è l’unico Paese i cui cittadini attendono risposte sulla tematica “Covid e Natale”.

Tutti i paesi europei stanno fronteggiando la pandemia e si trovano al momento in regime di lockdown, ma tutti stanno ugualmente pensando a misure che permettano alle famiglie di potersi vedere durante le festività, trovando un equilibrio tra la salvaguardia degli affetti ed il mantenimento di misure cautelative, di modo da scongiurare un crollo della situazione.

In Italia, da ormai settimane, il tema “Natale” la fa dà padrone sulle prime pagine. Non solo vengono chieste risposte su cenoni e incontri attorno all’albero, ma anche su negozi aperti, shopping pre natalizio e messe a Natale. Il Ministro Speranza non esclude la possibilità di un contatto parentale, ma mantiene per ora la guardia molto alta: poca apertura per la messa natalizia, per ora mantenuto il coprifuoco alle 22, ad esempio. Sui cenoni, stessa prudenza: “Il messaggio è ridurre tutte le occasioni in cui il virus si può diffondere. È previsto per domani un incontro sul numero delle persone che potranno riunirsi a tavola per la cena e il pranzo di Natale”.

Austria: test di massa

In Europa c’è chi, per concedere un Natale in famiglia, sta considerando l’idea di test di massa. Controllare la popolazione per garantire la possibilità di contatti: è l’idea dell’Austria, che vuole prolungare sicuramente il lockdown oltre il 7 dicembre e vuole procedere con test sulla popolazione tra il 19 ed il 20 dicembre. L’idea è quella di permettere un Natale normale, con tanto di movimenti e vacanze sulle piste da sci, tanto da volere impianti aperti anche a livello di confine.

A lottare per un Natale in famiglia c’è anche il Regno Unito, che ha messo a punto un accordo che prevede un massimo di 5 giorni di festività (dal 23 al 27 dicembre) e la riunione di fino a 3 nuclei famigliari in contemporanea. Nell’accordo si prevede che coloro che hanno parenti in Irlanda del Nord possano muoversi dal 22 al 28 dicembre, ma che lo spostamento debba essere uno solo e chi si è mosso non possa più fare trasferte altrove.

Abbastanza simili i provvedimenti pensati per la Spagna, dove non ci sono limiti di giorni ma si pensa a un natale con massimo 6 persone insieme. Si mantiene il coprifuoco e le misure di base anche a Natale e Capodanno. 

Germania e Francia agli antipodi

Più severa la Germania dove, anche se vengono concessi cenoni di massimo 10 persone tra il 23 dicembre ed il 1 gennaio, non ci saranno altre concessioni. Per ora oltretutto si parla solo di una bozza di proposta: con il procedere delle settimane verrà valutato l’andamento dei contagi.

Si colloca all’opposto la Francia, che vede la luce alla fine del tunnel e pensa a una fine del lockdown per il 15 dicembre. Ciò porterebbe ad un’apertura ed un allentamento delle restrizioni per il periodo natalizio e oltre, con un’apertura completa che andrebbe fino al 20 gennaio. Il provvedimento è ancora da decidere.