Si è chiusa la terza e ultima fase dell’iter processuale a carico di Severino Antinori, il contestato ginecologo milanese ritenuto colpevole di aver rubato gli ovuli ad una giovane donna. Nello stesso processo, Antinori è stato assolto per molti altri capi d’accusa a suo carico, ma non per il prelievo di ovociti, che gli vale una condanna a 6 anni e 6 mesi.
Il caso del “furto di ovuli” del ginecologo Antinori
La vicenda risale all’aprile del 2016 e si è verificata nella clinica Matris di Milano. Qui, una infermiera 23enne di origini spagnole ha denunciato di essere stata sedata e immobilizzata. Il ginecologo oggi 75enne Severino Antinori le ha quindi prelevato 8 ovociti, gameti necessari per il processo di fecondazione assistita del quale Antinori era considerato pioniera.
La giovane ha sporto denuncia per quel “furto”, quel prelievo effettuato senza il suo consenso. L’hanno ritenuto tale anche i giudici delle prime due fasi del processo: Antinori era stato condannato dalla Corte d’Appello del Tribunale di Milano a 7 anni e 10 mesi.
Antinori condannato anche in Cassazione
Di queste ore la sentenza della seconda sezione della Corte di Cassazione che, riportano le fonti, ha confermato la condanna in via definitiva a Severino Antinori. L’uomo è quindi ritenuto colpevole del prelievo forzato di ovociti, ed è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di carcere. Pena ridotta rispetto all processo d’ Appello per il ginecologo, che tuttavia potrebbe non passare un giorno di carcere.
Spetta infatti alla Procura ora decidere i termini della pena, ma l’età avanzata fa pensare che possano essergli disposti gli arresti domiciliari e non la carcerazione.
Assolto per la rapina e la tentata estorsione
Nello stesso procedimento, Severino Antinori è stato invece assolto per la tentata estorsione ai danni della giovane, così come per il furto del suo cellulare. Niente condanna anche per l’altro imputato, accusato di concorso in tentata estorsione. Avevano invece già patteggiato la segretaria e l’anestesista di Antinori: 2 anni con pena sospesa.
L’anno scorso Antinori era stato già trovato innocente per il reato di associazione a delinquere: la Procura aveva infatti provato a dimostrare che il furto degli ovociti fosse destinata al commercio illegale.