Vai al contenuto

Napoli, paziente morto nel bagno: ora si indaga su altri decessi

Pubblicato: 27/11/2020 19:07

Il video che ha creato un vero e proprio scandalo all’ospedale Cardarelli di Napoli, sta portando a nuove indagini. La Procura infatti vorrebbe vederci chiaro anche su altri decessi avvenuti nel nosocomio campano nell’ultimo periodo. Dopo la diffusione dei video, era esplosa la rabbia dei parenti di Giuseppe Cantalupo.

Trovato un uomo morto nel bagno dell’ospedale

La vicenda risale alle scorse settimane: all’interno dell’ospedale Cardarelli di Napoli è stato trovato morto un uomo, l’84enne Giuseppe Cantalupo che era stato ricoverato per sospetto Covid. A far emergere la notizia in tutto il suo scandalo, era stato un video poi diventato virale, che ritraeva proprio l’uomo a terra nel bagno.

Nello stesso video, si denunciava una situazione all’allarmante all’interno dell’ospedale stesso, con poco distanziamento sociale e personale sanitario. L’ospedale aveva annunciato un’indagine interna per accertare chi fosse stato a diffondere il video; l’autore si è rivelato poi essere il 30enne Rosario La Monica. Allo stesso tempo, però, è stata anche la Procura a muoversi nei confronti dell’Ospedale Cardarelli.

Cardarelli, la Procura indaga su altre morti

Come riportato oggi da Ansa, la sezione “Lavoro e colpe professionali” della Procura e il procuratore aggiunto Simona Di Monte hanno avviato un indagine su altri decessi all’ospedale Cardarelli. Sotto la lente quindi non ci sono solo le condizioni che hanno portato alla morte dell’84enne Giuseppe Cantalupo, ma anche altre morti avvenute nel nosocomio in quello stesso periodo.

Viene riferito che al lavoro ci sono tre periti, che devono riferire alla Procura i risultati dell’autopsia su Cantalupo e aiutare a verificare eventuali mancanze o condotte illecite del personale medico. L’indagine, dopo le scandalose immagini emerse dal video, riguarda anche come vengono trattati e seguiti i malati e il rispetto delle regole durante la pandemia.

La rabbia della famiglia di Cantalupo

La mossa della Procura sembra motivata anche da quanto aveva denunciato l’avvocato della famiglia Cantalupo. L’ospedale aveva infatti riferito che la morte era dovuta ad una crisi respiratoria, forse evitabile o risolvibile se avesse ricevuto ossigeno.

Dopo la diffusione del video e l’esplosione del caso, la famiglia dell’84enne aveva fatto sentire tutta la sua rabbia: “Ci avevano detto che era morto nel suo letto a causa di un attacco cardio-respiratorio dovuto al Covid“. Poi, la verità emersa dal video, tanto da ringraziare l’autore del video, che aveva detto: “Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto ‘fatti i fatti tuoi’”.