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Manfredonia, 38enne ucciso a coltellate: sarebbe stato un bambino di 7 anni

Pubblicato: 01/12/2020 21:24

Arriva ad una prima, inaspettata svolta la vicenda di cronaca emersa nella serata di ieri, quella di un uomo di 38 anni ucciso in un casolare a Manfredonia, nel foggiano. Dalle prime informazioni emerse, risultava che l’uomo fosse stato ripetuto accoltellato, ed è deceduto al Policlinico Riuniti di Foggia poco dopo i soccorsi. Ora, la svolta nelle indagini: sarebbe coinvolto un bambino di 7 anni.

La compagna del 38enne rivela: è stato il bambino

Sin dai primi momenti, le indagini del Carabinieri si erano concentrate sull’ambito familiare, ma difficilmente era ipotizzabile uno scenario del genere. Secondo quanto riportato dal legale di famiglia Angelo Salvemini, la morte del 38enne pregiudicato di Manfredonia sarebbe avvenuta per mano del figlio della compagna. L’avvocato, riporta Ansa, ha riferito il contenuto delle dichiarazioni rilasciate dalla madre del bambino agli inquirenti.

L’uomo sarebbe rientrato a casa ubriaco e avrebbe iniziato a infierire sulla donna. A quel punto, il bambino di soli 7 anni sarebbe intervenuto per difendere la madre. “Per sfuggire al patrigno, si è prima rifugiato in cameretta – si legge su AnsaPoi inseguito dall’uomo è corso in cucina. Lì ha preso un coltello e, dopo essere stato raggiunto dal 38enne, lo ha colpito all’addome“.

Il bambino non è imputabile per omicidio

Una volta emersa questa possibile dinamica, sul caso è piombato il più totale riserbo, per tutelare il minore. Il bambino, inoltre, risulta ricoverato in ospedale per una lesione ai denti. La vicenda, riportano le fonti, è finita ora nelle mani della Procura dei Minori di Bari. Anche qualora venisse confermata, il bambino non sarebbe imputabile di alcun reato: per l’articolo 224 del Codice Penale, infatti, per i minori di 14 anni scatta automaticamente la presunzione legale di assoluta mancanza di intendere e di volere, e pertanto non può essere punibile per le sue azioni.

Similitudini al caso di Monterotondo

La vicenda ricorda il caso di Deborah Sciacquatori, la giovane 19enne che per difendere la madre e la nonna uccise il padre nel maggio 2019. Anche in quel caso, la causa scatenante era stata lo stato di ebbrezza del padre Lorenzo e un passato di violenze e abusi. Per la sua morte, Deborah non è stata accusata né processata nonostante la maggiore età: pochi mesi fa le indagini sono state archiviate.

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2020 11:43