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Scorta e auto blu alla compagna di Conte: Lamorgese riferisce alla Camera

Pubblicato: 02/12/2020 20:16

Il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha preso la parola in merito alla vicenda che vede protagonista la compagna del Presidente del Consiglio Conte, Olivia Paladino. Lo scorso 26 ottobre, su denuncia di una deputata di Fratelli d’Italia, Olivia Paladino avrebbe usufruito della scorta e dell’auto blu. Nella sua relazione alla Camera, il ministro dell’interno ha spiegato come sono andate realmente le cose.

Scorta di Conte a Olivia Paladino: parla Lamorgese

Lo scorso 26 ottobre, Olivia Paladino si trovava a poche decine di metri dalla sua abitazione, nei pressi di un supermarket. Era da sola, ma in strada c’erano gli uomini della scorta del Presidente del Consiglio Conte, che al momento si trovava in casa. Raggiunta da una troupe di Filippo Roma delle Iene, per un servizio sulle vicende giudiziarie hotel Plaza, Olivia Paladino si è rifugiata in un supermarket.

Una volta li dentro, come ha spiegato oggi Luciana Lamorgese: “Appariva turbata” in quanto è stata immediatamente inseguita dalla troupe di Filippo Roma non appena uscita dal portone. La scorta è intervenuta perché avvisata da un operatore del negozio che l’hanno riaccompagnata a casa. Nonostante ciò: “La troupe televisiva continuava comunque a seguire la signora Paladino e a porre insistenti domande senza tenere conto del turbamento e della sua volontà di non rilasciare dichiarazioni, desistendo solo a pochi metri dall’abitazione, da cui poi si allontanava spontaneamente”.

Il mistero della borsa

Sempre spiegato dal ministro dell’interno, Olivia Paladino “Dopo essere uscita dal supermercato in seguito alla segnalazione dello stesso titolare che ha chiesto l’intervento di un operatore della scorta, è stata riaccompagnata da quest’ultimo a poche decine di metri verso la sua abitazione, dove in quel momento c’era il premier. Per questo la scorta era all’esterno”.

Un’altra spiegazione data dalla Lamorgese ha riguardato la questione borsa. Nella ricostruzione del caso sembrava che Olivia Paladino avesse affidato la borsa che aveva con se ad un agente. In realtà non è andata così: “La persona alla quale la signora Paladino prima di lasciare il negozio ha consegnato una borsa, non era un operatore del servizio di tutela del presidente Conte, bensì uno dei titolari dell’esercizio commerciale”.

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2020 08:44