Irriverente, schietta, a tratti eccessiva nei modi e nei termini, Patrizia De Blanck è stata una delle protagoniste del Grande Fratello Vip. La Contessa si racconta tra televisione e vita privata, sino a ricordare con profondo dolore la morte del marito Giuseppe Drommi. Commozione nel suo racconto, che ripercorre gli ultimi secondi di vita insieme a lui.
Patrizia De Blanck: la Contessa a Verissimo
Al Grande Fratello Vip è stata una delle protagoniste indiscusse, ma la sua avventura nella Casa è già terminata. Patrizia De Blanck si racconta nel salotto di Verissimo, ospite del nuovo appuntamento condotto da Silvia Toffanin. La Contessa rivive il suo percorso nel reality vissuto all’insegna della spensieratezza, della simpatia e, spesso e volentieri, dei battibecchi con i coinquilini. Non ha mai fatto mistero del suo essere schietta e trasparente, forse sin troppo, considerati i continui rimproveri da parte di Alfonso Signorini sul suo modo di esprimersi e su qualche parolaccia di troppo.
Ma non solo Grande Fratello Vip. L’ospitata della De Blanck è anche l’occasione per ripercorrere i tratti più salienti della sua vita, segnata dal titolo prestigioso di ‘Contessa’.
La rigida infanzia e il rapporto con i genitori
Patrizia De Blanck ripercorre inizialmente il periodo della sua infanzia, segnata da insegnamenti rigidi da parte dei genitori: “Da piccola sono stata messa in un collegio. Qualche coccola l’ho ricevuta da piccola, ma poi dopo il collegio no. Mia madre era una donna bellissima, si eccitava solo col potere: se un uomo non era di potere, non se lo filava per niente. Con lei è andata bene, sino a quando non ho iniziato a diventare bella. Mi vedeva come una competizione, non più come una figlia. Allora mi sono detta: ‘Mi sposo’, perché le donne di buona famiglia non potevano andarsene se non erano sposate. Conobbi Anthony e in 3 mesi l’ho sposato: è stato un mezzo per andare via di casa“.
Nonostante il rigore e la rigidità con cui è stata cresciuta, la Contessa non nega di aver amato veramente i suoi genitori: “Mio padre l’ho amato moltissimo, è stato un grande amore anche se molto formale. Mia madre l’ho amata dopo, quando ha iniziato a diventare vecchia mi ha fatto una grande tenerezza“.
Gli ultimi istanti insieme alla madre
Il suo racconto si fa più toccante quando ricorda con profondo dolore la morte della madre. Solo nel suo ultimo periodo di vita, infatti, la De Blanck è riuscita a ricucire un rapporto con lei: “Mia madre tutto sommato era una donna dei suoi tempi, non mi ha dato quell’affetto. Ma quando l’ho vista prima di morire che stava lì con i pugnetti chiusi nel letto, le ho detto: ‘Mamma, tutte le cose che non ti ho detto nella vita te le dico adesso’. Ma non c’è stato tempo, è morta nel mentre. Due giorni prima avevamo litigato e me ne ero andata, e poi è morta“.
La Contessa lancia poi un messaggio alla madre: “Mamma mi dispiace che non abbiamo potuto capirci. Tu forse non hai capito me in tante cose e io non ho capito te. Solo che adesso è tardi: bisogna dirsele queste cose quando tu ci sei, perché poi quando non ci sei più, hai voglia ad avere rimorsi e rimpianti“.
La ‘mangiatrice di uomini’
Silvia Toffanin introduce il capitolo amori, e sono tanti quelli che hanno costellato la vita di Patrizia De Blanck. Alla conduttrice, che le ha chiesto se le pesa tanto l’appellativo di ‘mangiatrice di uomini’, la sua ospite ne è certa: “Non me frega niente, possono dire quello che gli pare. Ho avuto una serie di amanti: avevo tutto, ero ricchissima, bellissima, intelligentissima. Mi sono levata tutti gli sfizi, per questo adesso sto da sola con i miei cani e mia figlia. Avevo degli innamoramenti verso di loro, ma innamorata veramente no“.
Sono stati numerosi gli amanti, anche celebri, della Contessa, da Alberto Sordi a Walter Chiari. Sino all’unico vero amore della sua vita: Giuseppe Drommi, con il quale ha avuto la figlia Giada.
Il ricordo di Giuseppe: “È spirato tra le mie braccia“
Tra i numerosi dolori che hanno segnato nel profondo il suo percorso di vita, la morte di Giuseppe è quello che più di tutti le ha procurato sofferenza. Marito e padre di sua figlia Giada, Drommi morì nel 1999 a causa di un tumore. Il racconto della De Blanck è straziante: “Il giorno del suo compleanno ho fatto una cena a casa sua. Tutti l’hanno abbracciato e poi se ne sono andati via. Io sono rimasta sola con lui, l’ho tenuto tra le braccia e mi è spirato tra le braccia. Questa è stata una cosa molto brutta perché tutti quelli che sono stati vicini a malati di tumore sanno cosa vuol dire. È stata un’esperienza terribile e poi Giada è rimasta sola“.