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Conto corrente: l’Agenzia delle Entrate prepara la trappola di natale. Come difendersi

Pubblicato: 09/12/2020 16:33

Il natale è alle porte. Dopo settimane di chiusura forzata causa covid, gli italiani preparano la corsa agli acquisti. Ma non sarà un natale come quello di tutti gli altri anni. Un sondaggio condotto da Izi in collaborazione con Comin & Partners sulle abitudini di consumo degli italiani per il Natale 2020 ha stimato che il 34% delle famiglie spenderà meno di 100€ per i regali mentre solo il 12% ha dichiarato che spenderà la stessa cifra dello scorso anno. Se a Natale 2019 la spesa media si attestava intorno ai 340 euro, quest’anno sarà di circa di 236 euro, facendo registrare un significativo tasso di variazione al ribasso (-31%).

Di positivo ci sarà che gli italiani continueranno a prediligere lo shopping nei negozi a discapito di quello online favorendo così la sopravvivenza di tante piccole realtà del territorio sempre più piegate dalla crisi. Oltre la metà (53%) non rinuncerà, infatti, allo shopping natalizio negli esercizi commerciali, mentre a scegliere il commercio online sarà il 46%. E siccome gli italiani amano ancora pagare in contanti, nonostante l’iniziativa del cashback attuata dal governo, tantissime persone nei prossimi giorni si recheranno al bancomat per prelevare denaro contante che servirà per pagare gli acquisti. Ed è qui che possono iniziare le grane se non si sta attenti. Quanto posso prelevare in contanti dal mio conto corrente per effettuare i regali di Natale senza correre rischi? Sapete cosa dice la legge in proposito? Proviamo a fare chiarezza per non incappare in controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’UIF.

Quanti soldi si possono prelevare dal conto corrente?

Bisogna fare una premessa. Non esistono normative che indicano quanto denaro posso prelevare dal conto corrente. Quindi in linea teorica si è liberi anche di prelevare tutti i soldi che si hanno sul conto. La violazione ci sarebbe, unicamente, nel momento in cui io trasferissi quel denaro ad una terza persona. Ma c’è da prendere in considerazione un altro aspetto: quello dei controlli. Le banche sono tenute a fare una segnalazione alle autorità ogni volta che vengono registrati dei prelievi ingenti dal conto corrente (parliamo di cifre oltre i 10.000 euro), anche se effettuati in più tagli nel corso del mese.

Quindi fate attenzione se decidete per natale di prelevare una somma ingente di denaro per pagare i vostri acquisti. Potreste ritrovarvi una segnalazione sia all’UIF (Unità Informazione Finanziaria) sia all’Agenzia delle Entrate. L’UIF è un’unità della Banca D’Italia che si occupa di fare approfondimenti su operazioni sospette o effettuare analisi di fenomeni o tipologie di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. La stessa segnalazione passa poi anche all’Agenzia delle Entrate che incrociando i dati presenti sulle sue banche dati può valutare quali contribuenti assoggettare ad un accertamento fiscale. Poi è sempre necessario distinguere se il titolare del conto corrente sia una persona disoccupata, sia un lavoratore, un pensionato o un imprenditore. E’ facile immaginare che se si è disoccupati e si hanno grandi disponibilità di denaro contante, si accenderà l’allarme nelle autorità competenti. Stesso discorso per gli imprenditori, chiamati a giustificare sempre l’uso del denaro e conservare le prove per i movimenti del conto aziendale.

prelievo bancomat
prelievo bancomat (Fonte: Pixabay)

Come evitare il controllo dell’Agenzia delle Entrate?

Il suggerimento per evitare rischi nel periodo natalizio è quello di utilizzare per il pagamento dei sistemi tracciabili, come i bonifici, gli assegni, le carte di credito. A tal proposito se si paga con carte di credito o app tipo Satispay si può usufruire del cashback ideato dal governo che prevede un rimborso del 10% degli importi spesi entro il 31 dicembre. Passate poi le feste, se proprio c’è bisogno di denaro contante è sempre meglio prelevare 1.000 euro ogni volta dilazionandoli in più mesi. Poi una volta che avete prelevato i vostri contanti, evitate di spenderli tutti insieme o trasferirli a un’altra persona se si tratta di importi pari o superiori a 2mila euro. Potreste invece conservarli a casa o utilizzarli per i vostri acquisti solo per spese più ridotte.