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Mes, la Camera approva la riforma: arriva il sì anche dal Senato

Pubblicato: 09/12/2020 14:28

Per mesi lo scontro sul Meccanismo europeo di stabilità, il Mes, noto anche come Fondo Salva Stati, è stato durissimo. Nelle scorse ore il Governo è parso persino in bilico, ma oggi la Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza sulla riforma del Mes. La risoluzione è passata con 314 voti a favore, 239 contrari e 9 astensioni. Anche al Senato il governo Conte è riuscito a rimanere in maggioranza, nonostante le resistenze di una parte del Movimento 5 Stelle e le minacce di Italia Viva di aprire la crisi di governo.

La Camera ha votato la risoluzione di maggioranza

L’Aula ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio sul Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020. Poco prima il premier Giuseppe Conte aveva parlato alla Camera ricordando e sottolineando il senso responsabilità di cui il Paese ha bisogno in questo momento. “Per cambiare l’Ue è decisivo ben altro percorso“, ha spiegato Conte assicurando che “l’Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice per integrare il nuovo Mes nell’intera architettura europea“.

Il messaggio di Conte

Il modello a cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Geeneration“, ha spiegato il premier. “Il governo ha bisogno anche della massima coesione delle forze di maggioranza per continuare a battersi in Ue. Il confronto dialettico è segno di vitalità e ricchezza ma è senz’altro salutare che sia fatto con spirito costruttivo e che non ci distragga dagli obiettivi”. E ancora: “Com’è noto la riforma del Mes conteneva il Backstop comune, che è obiettivo cardine per il nostro Paese. Grazie al contributo italiano l’Eurogruppo ha trovato un’intesa per introdurlo all’inizio del 2022, con due anni di anticipo” rispetto a quanto previsto.

I 5stelle però non hanno tutti appoggiato le parole del premier, anzi. Poco dopo le parole di Conte, il deputato M5S Filippo Scerra ha preso la parola in Aula: “Con il Movimento 5 Stelle al governo il Mes non sarà mai attivato“. A seguire ha ribadito il suo pensiero anche il capogruppo M5S Davide Crippa: “Il no al Mes sanitario è una scelta davvero europeista visto che si aggiunge al no di tutti i Paesi della Ue, dove di Mes sanitario non si discute nemmeno“.

Il voto al Senato

In serata la riforma è approdata al Senato, appena in tempo per la riunione del Consiglio Europeo di domani, passando con 156 sì, 129 no e 4 astenuti. Sembra tamponata per il momento l’emorragia di consensi di una parte del Movimento 5 Stelle, che fino all’ultimo si è detto contrario alla riforma del Mes, comunque separata dalla linea di credito aperta dal fondo per la Sanità durante l’emergenza coronavirus.

Proprio a Palazzo Madama il governo Conte ha numeri meno certi, resi ancora più insidiosi dalle minacce di Matteo Renzi di far cadere il governo in merito alla gestione del Recovery Fund.

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2022 09:54