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Pesaro, omicidio-suicidio: sgozza la moglie e poi si toglie la vita

Pubblicato: 12/12/2020 11:52

Tragedia a Novilara, quartiere di Pesaro, dove una donna è stata uccisa dall’ex marito che si è poi tolto la vita. L’uomo, un 44enne, era uscito dal carcere 2 settimane prima ed era stato allontanato dalla casa della famiglia per maltrattamenti. I carabinieri hanno trovato il cadavere della moglie dopo essere andati nell’abitazione della donna per avvertirla del suicidio del 44enne, che si è gettato dalle mura del borgo.

Femminicidio a Novilara: uccide l’ex e si suicida

Un uomo di origine marocchina ha ucciso la moglie, 41enne sarda, aggredendola con almeno 2 coltelli, come riporta il Resto del Carlino. Il pregiudicato era uscito dal carcere dove era stato detenuto per motivi riguardanti la droga. Il 44enne aveva anche un divieto di avvicinamento alla casa dove vivevano la donna e i figli per precedenti denunce di maltrattamenti. I bambini, di 7 e 13 anni, sarebbero stati a scuola al momento dell’omicidio. Sono poi stati presi alla fine delle lezioni dai servizi sociali di Pesaro.

L’uomo, dopo l’omicidio, si è diretto verso le mura medievali di Novilara da cui si è gettato, morendo poco dopo in ospedale. I carabinieri che sono andati ad avvertire la 41enne del suicidio dell’ex ne hanno rinvenuto il cadavere sgozzato.

Una morte evitabile?

Secondo alcune testimonianze raccolte dalle testate locali, il 44enne era ricomparso varie volte nei pressi dell’abitazione della donna, originaria di Quartu, nonostante le restrizioni dovute al divieto di avvicinamento. Il pm Silvia Cecchi dovrà ora ricostruire le cause che hanno portato a questo gesto estremo, compiuto da un uomo noto alle forze dell’ordine.

La notizia arriva al termine di un anno in cui le restrizioni dovute al coronavirus hanno portato a un aumento di violenze di genere. Secondo il rapporto dell’Eures, in Italia ogni 3 giorni una donna è stata vittima di femminicidio. Solo pochi giorni fa un’enorme polemica si è scatenata contro il Tribunale di Brescia per aver assolto un uomo che ha ucciso la moglie adducendo il “delirio di gelosia”.