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David Rossi: cancellati messaggi dal suo cellulare dopo la morte

Pubblicato: 17/12/2020 18:30

Emergono nuovi dettagli in merito alle indagini per la morte di David Rossi, dirigente di Montepaschi morto il 6 marzo 2013, precipitato da una finestra della sede della banca a Pisa.

La famiglia di Rossi da anni lotta per fare luce sulle ultime ore di vita di Rossi: non crede alla tesi suicidaria e, negli anni, sono emersi elementi che hanno portato all’apertura di indagini da parte della procura di Genova, sia su reperti e dinamiche che non furono analizzati durante le primissime indagini della procura di Siena, sia sulla pista dei festini, emersa da alcune testimonianze raccolte dal programma Le Iene.

Più di un dettaglio non tornava alla famiglia, dall’inizio: in primis, nessuno dopo la morte di David Rossi aveva pensato di analizzare il suo telefono e il suo cellulare. Le analisi sono state fatte ora, ed a quanto pare hanno portato i loro frutti: lo riporta il settimanale Giallo.

Chiamate e messaggi cancellati dal telefonino

Sarebbero addirittura 300 le chiamate e messaggi che, dopo la morte di Rossi, sarebbero misteriosamente sparite dal suo cellulare, e sarebbero due le mail riservate che sarebbero partite dal suo telefono.

Ora il mistero è su chi abbia cancellato il materiale, o comunque sia intervenuto post-mortem sul cellulare della vittima. Le analisi, che sono state possibili solo grazie alla famiglia di Rossi che ha concesso alla procura di Genova di lavorare sui reperti del dirigente, non rivelano per ora chi potrebbe aver agito sul cellulare, ma sembra certo che chi lo ha fatto non avrebbe agito in maniera inconsapevole, bensì mirata.

Riserva sull’archiviazione delle indagini

Per quanto riguarda la decisione su una possibile archiviazione delle indagini che avrebbe dovuto esser presa oggi dal Gip di Genova Franca Borzone, vi è stata riserva. La richiesta era stata avanzata dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

La procura di Genova avrebbe accolto la tesi delle lacune a livello indagatori da parte di Siena, ma avrebbe respinto la tesi di un collegamento tra presunti festini e le inchieste, nonché i magistrati che le avrebbero condotte in prima battuta.

La testimonianza del giovane escort sui festini

Repubblica avrebbe invece riportato aggiornamenti riguardanti il giovane escort che a Le Iene nel 2018 aveva rilasciato una testimonianza anonima in cui aveva parlato di festini che avrebbero ospitato anche grandi personalità e magistrati dell’ambiente senese. A quanto pare il ragazzo, che avrebbe un incarico come assistente di un eurodeputato della Lega a Bruxelles, avrebbe fornito una versione dei fatti che non avrebbe convito del tutto la procura di Genova, o comunque non ricollegabile direttamente alla questione David Rossi.

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2020 18:31