Una bambina di appena 6 anni ha assistito ad uno dramma orribile. Suo padre si è suicidato davanti a lei, durante una videochiamata al cellulare. Tutto è accaduto in provincia di Torino, a due passi da Chivasso, la sera di domenica 20 dicembre. L’uomo, stando ai primi rilievi, avrebbe compiuto il gesto come crudele vendetta nei confronti della ex compagna. La moglie lo aveva denunciato per maltrattamenti e lo aveva lasciato, e nella sua mente lui attribuiva ogni colpa della sua infelicità alla ex.
Minacce di morte e maltrattamenti
Dopo la separazione il 53enne avrebbe sviluppato una forte aggressività, fino ad arrivare a minacciare di morte l’ex compagna. “Dice che vuole ammazzarmi”, aveva raccontato lei ai carabinieri lo scorso gennaio, ricorda il Corriere della Sera. Accanto al suo cadavere, gli agenti hanno ritrovato anche un biglietto d’addio pieno di accuse contro l’ex compagna. La donna si era rivolta alle forze dell’ordine dopo aver subito dei maltrattamenti. Dopo la denuncia, la procura di Ivrea aveva attivato il “codice rosso”, la procedura a tutela delle donne vittima di violenze. Come spiega il Quotidiano del Canavese, la scorsa estate c’è stata la separazione definitiva. La moglie del suicida e i loro 3 figli minorenni (la più piccola ha 6 anni, il più grande 14) sono stati accolti in una struttura protetta, nel timore che il 53enne potesse compiere un gesto violento nei loro confronti.
Il suicidio di fronte alla bambina
La scorsa domenica, l’uomo ha quindi videochiamato i figli, ha preso una pistola e se l’è puntata alla tempia. Di fronte alla bambina più piccola, ha premuto il grilletto, togliendosi la vita. Una vicina di casa, sentendo lo sparo, ha chiamato i carabinieri. Al loro arrivo, i militari non hanno potuto che constatare il decesso del 53enne. Secondo quanto riporta la stampa locale, l’uomo ultimamente avrebbe avuto anche dei problemi di salute e perso il lavoro. Tutto ciò potrebbe aver aggravato il suo stato psicologico. L’elemento su cui però adesso si sta concentrando l’indagine è l’arma con il quale si è ucciso, una Beretta calibro 6.35. A quanto riporta il Corriere, l’arma era infatti detenuta illegalmente, a differenza di altre regolarmente denunciate e in suo possesso.