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Coronavirus, da domenica 3 regioni in zona rossa: il bollettino di oggi

Pubblicato: 15/01/2021 17:53

Da domenica scattano nuove misure contro l’emergenza Coronavirus in Italia. Dal CTS erano arrivate pressanti richieste per inasprire misure, di fatto accolte con il nuovo Dpcm che durerà fino al 5 marzo 2021 e che prevede, tra le altre cose, la creazione delle zone bianche. Per ora, però, nessuna Regione lo sarà: da domenica, anzi, alcune passano di nuovo in zona rossa. Dai dati dell’andamento giornaliero, crolla il tasso di positività e calano anche i morti.

Covid-19, il bollettino del 15 gennaio

Dati strani quelli riferiti oggi dal Ministero della Salute. Il tasso di positività è infatti crollato al 5,9% con un calo del 4,8%, ma il motivo potrebbe essere presto detto: da quanto viene riferito nel conteggio dei tamponi di oggi, 273.506, vengono considerati anche i tamponi rapidi. Da qui sono emersi 16.146 nuovi casi di Covid-19.

Cala anche se di poco il numero dei morti in 24h: 477 le vittime. Sono invece 18.979 i nuovi guariti e anche la situazione per gli ospedali è ancora a segno meno; da ieri infatti si contano 35 pazienti in meno in terapia intensiva e 259 ricoveri in meno.

3 Regioni in zona rossa da domenica 17

Gli effetti del nuovo Dpcm e del cambio di protocollo intrapreso da Governo e CTS, ha prodotto già degli effetti. È stata infatti abbassata la soglia minima per passare dalla zona gialla a quella arancione, e da quella arancione a quella rossa. I primi effetti si vedono nell’ordinanza firmata dal Ministro Speranza nelle ultime ore, dopo le valutazioni del comitato tecnico-scientifico.

Da domenica 17 gennaio Lombardia, Sicilia e Bolzano passano in zona rossa. Contestualmente, sono 9 le Regioni che diventano arancioni a partire dallo stesso giorno: si tratta di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. A restare in zona gialla, solo 6 Regioni.

Allarme dell’ISS: situazione peggiorata

Dall’analisi settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, viene lanciato l’allarme di una “epidemia non controllata e non gestibile“, nonostante le misure abbiano aiutato a frenare un po’ il virus. L’indice RT dal 23 dicembre al 5 gennaio è salito a 1.09, per la quinta settimana di fila in aumento. Viene anche riportato che ci sono 11 Regioni ad alto rischio, 10 moderate e nessun a basso rischio.

Come detto, Lombardia e Bolzano hanno un indice superiore a 1.25, ma altre 9 Regioni (quelle che passano in zona arancio) hanno un Rt superiore a 1. È salita inoltre anche l’incidenza a livello nazionale nel periodo 28 dicembre – 10 gennaio: 368,75 per 100.000 abitanti; da qui, il parere di un “peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese“.

Vaccini, superato il milione in Italia

Sul fronte vaccini, due notizie: la prima è l’aggiornamento del premier Giuseppe Conte. Sui suoi profili social ha scritto che “un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti Covid-19“. Un dato che ci porta ad essere il primo Paese Ue per numero di vaccinati e definito “incoraggiante, che ci spinge ad andare avanti così“.

Giuseppe Conte sui vaccini in Italia
Giuseppe Conte sui vaccini in Italia

Sempre oggi però è stata rilanciata da numerose agenzie la notizia che la Pfizer ridurrà temporaneamente la fornitura del vaccino in Europa. Il motivo, avrebbe riferito l’azienda, è nella volontà di “migliorare le capacità di produzione“. Grosse proteste sono arrivate da Ursula Von der Leyen, che ha richiesto alla Pfizer di rispettare il calendario.