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Dpcm, da domani nuove regioni a rischio zona rossa: le misure

Pubblicato: 15/01/2021 09:37

Da domani 16 gennaio si parte con un nuovo Dpcm. Nelle scorse ore la bozza con le misure anti Covid è stata sottoposta dal governo alle Regioni e decide come funzioneranno gli spostamenti, le nuove zone bianche, e soprattutto la scuola, rimasta ai margini troppo a lungo.

Il ritorno a scuola

Dal prossimo 18 sempre che qualcosa inizi a muoversi per le scuole. Gli studenti di licei e scuole superiori torneranno in presenza dal 50% al 75%. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” si legge nella bozza, “in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino ad una massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza“. Il dpcm pensa anche alla situazione delle Università, queste “in base all’andamento del quadro epidemiologico, predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza“.

Spostamenti e zone bianche

Nessuna novità per gli spostamenti: fino al 15 febbraio sarà ancora in vigore il divieto di spostarsi tra Regioni, fermo restando che sono sempre ammesse le situazione di necessità previste dall’autocertificazione. Resta anche confermato, come era prevedibile, il coprifuoco dalle 22 alle 5. Per tutti gli altri spostamenti bisognerà attendere l’assegnazione del colore alle regioni.

Le regioni a rischio zona rossa

Le regole prevedono che con un Rt 1 o con un livello di rischio “alto” o con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, la regione verrà assegnata alla zona arancione. Se, invece, la regione ha un Rt a 1,25 la Regione finirà in zona rossa. Stando alle ultime informazioni, sembra che quasi tutte le regioni rischiano l’arancione, mentre Lombardia e Sicilia potrebbero essere zona rossa.

La zona bianca

Entrano in gioco anche le zone bianche valida per “le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto“.

Aperture

Restano pesanti restrizioni per bar, enoteche ed altre attività commerciali che vendono bevande e alcolici. Tutti questi hanno il divieto di vendita da asporto dalle 18.

Vedono uno spiraglio i musei che possono aprire a patto però che “garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro” si legge nella bozza.

Le visite private

Dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021 è consentito, una sola volta al giorno, ad un massimo di due persone, più figli minori di 14 anni, di spostarsi verso un’altra abitazione per far visita ad amici e parenti.