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Nuovo decreto approvato: cosa prevede per spostamenti e visite agli amici

Pubblicato: 14/01/2021 08:32

Il Consiglio dei ministri ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 30 aprile nella serata di ieri sera quando ha anche ha approvato il nuovo decreto legge con le misure anti-Covid. Il decreto sarà integrato da un nuovo dpcm. La decisione arriva a margine di una giornata lunga e difficile per il Governo che deve trovare una soluzione alla crisi dopo il ritiro deciso da Renzi delle ministre di Italia Viva.

Gli spostamenti tra Regioni

La decisione rispetta le previsioni delle ultime settimane: fino al 15 febbraio 2021 resta in vigore il divieto di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse. Resta valida l’eccezione per tutti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute. Anche in questo caso, come sappiamo ormai dall’inizio di questa pandemia, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Le visite ad amici e parenti

Dal 16 gennaio 2021 e fino al 5 marzo 2021 è consentito, una sola volta al giorno, ad un massimo di due persone, più figli minori di 14 anni, di spostarsi verso un’altra abitazione per far visita ad amici e parenti. Fermo restando il rispetto degli orari del coprifuoco, previsto sempre dalle 22 alle 5. La visita è permessa rispettando comunque il colore della Regione: se ci si trova in area gialla, ci si piò spostare in tutta la regione; se in area arancione o rossa all’interno del Comune. Gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti si possono fare rispettando il raggio di 30 chilometri, ma senza raggiungere il capoluogo.

Da domenica 17 gennaio entreranno in vigore le ordinanze di Speranza che assegneranno le nuove fasce alle varie Regioni. Bisognerà quindi ancora attendere per capire il colore della propria zona.

La zona bianca

Come era stato già anticipato, nascono le aree bianche. Tutte le Regioni che verranno considerate a basso rischio e con una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, potranno rientrare in questa area. In questo caso, non verranno più applicate le misure restrittive previste per tutte le altre aree. Resta naturalmente la possibilità di creare Dpcm ad hoc in queste aree per impedire attività che potrebbero essere un rischio per la salute durante una epidemia.